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Caltanissetta, il cuore della città si ferma per la processione del Redentore: fede, musica e devozione nel giorno della Trasfigurazione

Redazione

Caltanissetta, il cuore della città si ferma per la processione del Redentore: fede, musica e devozione nel giorno della Trasfigurazione

Foto di Ettore Stanislao Amico
Mer, 06/08/2025 - 22:49

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CALTANISSETTA – Una folla silenziosa ma partecipe ha accompagnato questa sera la solenne processione del Redentore, momento culminante dei festeggiamenti del 6 agosto, giorno in cui la Chiesa celebra la Trasfigurazione di Gesù. Un appuntamento atteso, sentito, custodito nel cuore dei nisseni come una delle espressioni più autentiche della propria identità religiosa e civica.

Il rito si è aperto alle 19:00 con la Santa Messa in Cattedrale, officiata dal vicario della Curia, padre Onofrio Castelli, e concelebrata dal partoco della Cattedrale, padre Gaetano Canalella. Nell’omelia, padre Castelli ha richiamato il valore della Trasfigurazione come invito alla speranza e alla rinnovata fiducia in Cristo Redentore, guida per la comunità e luce per il cammino della città.

Alle 19:45 ha preso il via la processione del simulacro del Redentore, che ha lasciato la Cattedrale di Santa Maria La Nova accolto da un lungo applauso e da sguardi commossi. Il fercolo ha attraversato le vie principali del centro storico – corso Vittorio Emanuele, via Re d’Italia, corso Umberto – fino a raggiungere piazza Basile, per poi fare rientro in Cattedrale.

A guidare la processione è stato lo stesso padre Onofrio Castelli, vicario della Curia di Caltanissetta, alla testa del corteo insieme ai ministranti e ai rappresentanti del clero cittadino. La sua presenza ha segnato spiritualmente ogni passo del cammino, rendendo ancora più forte il legame tra fede, territorio e comunità.

Ad accompagnare il corteo, le note solenni della banda cittadina e della banda musicale “Albicocco”, che hanno eseguito marce religiose e inni tradizionali, sottolineando con la forza della musica la solennità della giornata e la gioia dell’intera comunità.

Uno dei tratti distintivi anche quest’anno è stato il consueto abbraccio di folla che ha accolto il passaggio del Redentore lungo tutto il tragitto: fedeli in preghiera, famiglie con bambini, anziani affacciati ai balconi, luci accese, balconi decorati. Un gesto collettivo che si rinnova ogni anno, tramandato come un segno indelebile della devozione popolare.

La processione del Redentore non è soltanto un rito religioso, ma un patrimonio culturale e spirituale che tiene viva la memoria del legame profondo tra Caltanissetta e il Cristo trasfigurato, raffigurato anche nel monumento posto sulla vetta del Monte San Giuliano, visibile da ogni punto della città.

Una serata intensa, raccolta, emozionante. Un popolo che ancora una volta ha saputo camminare insieme, in silenzio, nella luce della fede.

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