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Partita la vendemmia in Italia con la raccolta di uve di Pinot nero per lo spumante in un’azienda del Trapanese

Redazione 1

Partita la vendemmia in Italia con la raccolta di uve di Pinot nero per lo spumante in un’azienda del Trapanese

Gio, 31/07/2025 - 22:09

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Con la raccolta delle uve di Pinot nero per lo spumante, in un’azienda del trapanese, è partita la vendemmia in Italia. Anticipata per il secondo anno consecutivo a causa del caldo, la produzione dovrebbe aggirarsi intorno ai 45 milioni di ettolitri in aumento rispetto ai 41 circa a cui si è chiusa nel 2024.

La qualità sarà “tra il buono e l’ottimo” secondo le stime di Coldiretti, ma sullo sfondo c’è la grande incognita dei dazi Usa in un comparto, quello del vino, che fattura in Italia “oltre 14 miliardi di euro”. “Il bilancio finale si farà tradizionalmente a San Martino, ma le impressioni iniziali sono di un’annata che porterà uva in qualità e quantità, anche se saranno le evoluzioni climatiche delle prossime settimane a confermare o meno le previsioni – afferma Coldiretti – Un avvio in anticipo rispetto alla media degli ultimi anni, legato ancora una volta alle alte temperatura che hanno accelerato la maturazione delle uve”.

Siccità e maltempo, aggiunge l’organizzazione agricola, “hanno condizionato in alcuni territori le rese ma senza pregiudicare la qualità, così come i problemi legati a malattie come peronospora e oidio sono risultati inferiori rispetto alle preoccupazioni iniziali, oltre agli attacchi degli insetti alieni. Fenomeni che hanno pesato comunque sui costi di produzione, dall’acqua alle strategie di protezione delle uve”.

In particolare, Coldiretti segnala che nel Lazio le quantità sono stimate in leggera diminuzione; qualche timore legato alla siccità interessa i vigneti delle Marche soprattutto tra Pesaro e Ancona; in Calabria prevale il segno positivo ma nel Crotonese le gelate potrebbero aver compromesso un quinto del raccolto. In Puglia, infine, la situazione è decisamente migliore rispetto allo scorso anno: l’aumento della produzione è stimato in +20%, con la siccità che al momento non sembra aver creato particolari problemi alle viti.

Dopo le uve da spumanti Pinot e Chardonnay, precisa l’organizzazione, “le operazioni di raccolta si estenderanno ad agosto agli altri bianchi e proseguiranno a settembre e ottobre con la Glera per il Prosecco e con le grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo, per concludersi addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Nerello”. “Ma l’inizio della vendemmia – rileva Coldiretti – cade anche in un momento delicato per il settore, con i dazi Usa”.

Secondo l’analisi dell’associazione “il fatturato del vino italiano ammonta a oltre 14 miliardi di euro, con 241mila imprese viticole che gestiscono una superficie di 675mila ettari”. Veneto, Sicilia e Puglia sono le regioni con la maggiore superficie vitata. “Un settore importante anche dal punto di vista occupazionale – conclude – con 1,3 milioni di persone impegnate direttamente nei campi, nelle cantine e nella distribuzione commerciale ma anche nelle attività collegate”.

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