CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo nota del presidente di Italia Nostra Sicilia Leandro Janni a proposito della delicata vicenda legata ai tantissimi incendi in Sicilia.

“Il vasto e ricco patrimonio paesaggistico e naturalistico, le cosiddette “aree protette” costituiscono una delle ricchezze della Sicilia. Di contro, gli organismi, le istituzioni preposte alla tutela di tali aree, di tale patrimonio sono in grave ritardo. E dunque, anche in questa ennesima estate calda del 2025, la Sicilia brucia. Inesorabilmente.

Italia Nostra Sicilia sottolinea ancora una volta la necessità di provvedimenti seri, rigorosi, l’applicazione delle norme e l’uso di strumenti nuovi ed efficaci. Bruciano dunque le Riserve naturali della Sughereta di Niscemi, dello Zingaro, di Monte Capodarso e Valle dell’Imera (nella foto), di Monte Cofano, di Cava Grande del Cassibile e tante altre. Va a fuoco il nostro prezioso patrimonio paesaggistico, naturalistico e di biodiversità e si spengono, amaramente, le speranze per una Sicilia diversa.
Oltre alle consuete, inascoltate richieste su un maggiore presidio e controllo dei territori, su sanzioni e pene più severe, Italia Nostra Sicilia sottolinea l’importanza di qualificare il settore forestale e superare l’assenza di pianificazione e programmazione, rendendo obbligatoria la redazione dei piani di gestione forestale. Riteniamo necessaria anche una maggiore presenza dei Carabinieri Forestali in Sicilia.
Ed è importante, fondamentale, una maggiore consapevolezza ambientale, e dunque un maggiore controllo pubblico, sociale sul fenomeno dei roghi e sul riscaldamento globale. Pertanto, è necessario avviare un’ampia campagna formativa e informativa, attivando collaborazioni con le associazioni di volontariato, con i cittadini, con chi vive e opera sul territorio”.
Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

