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Caltanissetta, “Gli eventi sono una risorsa, non un problema” – Boris Pastorello interviene sul concerto dei The Kolors

Redazione

Caltanissetta, “Gli eventi sono una risorsa, non un problema” – Boris Pastorello interviene sul concerto dei The Kolors

Dom, 27/07/2025 - 19:23

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Il dibattito cittadino nato attorno al concerto dei The Kolors a Caltanissetta ha visto emergere anche la voce di Boris Pastorello, noto penalista e professionista nisseno, già assessore nella giunta guidata dall’allora sindaco Giovanni Ruvolo, predecessore di Roberto Gambino. Pastorello, profondo conoscitore del tessuto sociale ed economico della città grazie alla sua attività professionale e al suo vissuto familiare, ha voluto condividere alcune riflessioni attraverso un post pubblicato sui social.

Figlio del compianto maestro Pastorello e fratello di Massimo Pastorello, la sua famiglia vanta una lunga tradizione legata all’organizzazione di eventi di successo che hanno spesso segnato la vita culturale nissena. Con il consueto stile misurato e rispettoso, Pastorello ha espresso un punto di vista che invita alla riflessione sul valore degli eventi e sulla necessità di guardare oltre le polemiche.

Nel suo intervento, l’avvocato ha voluto sottolineare come il dibattito in città non riguardi solo il concerto dei The Kolors, ma anche altre questioni simboliche, come la discussione sull’antenna RAI. “Quanti di coloro che oggi contestano – scrive Pastorello – si erano mai accorti che era spenta da anni? Per me non è mai stata un simbolo della nissennità. Le miniere lo sono, e per la loro valorizzazione vale la pena fare sit-in e manifestazioni”.

Nel suo post, Pastorello ha toccato anche il tema del costo e della durata del concerto, rispondendo con eleganza a chi ha sollevato dubbi. Con un linguaggio vicino al suo mondo professionale, con ironia, ha concluso: “mi avvalgo della facoltà di non rispondere”.

L’avvocato prosegue con una riflessione sulle priorità culturali della città: “Quanti di costoro sono mai stati al Museo archeologico, sapendo almeno dove si trovi? Quanti si sono preoccupati di riconquistare il centro storico e riconsegnarlo ai nisseni?”.

Sul concerto, Pastorello invita a guardare al risultato ottenuto, piuttosto che alle criticità: “Se non si organizza nulla, si tirano le pietre; se si organizza, idem. È stato un evento che ha coinvolto migliaia di nisseni e, cosa più importante, migliaia di non nisseni che hanno consumato pasti, occupato B&B e passeggiato per le vie storiche della città”.

Quanto alle critiche sulla viabilità, Pastorello replica con ironia: “Si è creato troppo traffico di macchine a fine concerto, di chi la colpa? Degli autobus regolarmente parcheggiati alla Stazione? No. Dei vigili urbani? No. Forse di chi è abituato ad arrivare con la macchina fino a sotto il palcoscenico? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”.

Infine, un messaggio di fiducia e prospettiva: “Il dato certo è che la città ha risposto, c’era un popolo di pubblico – con o senza problemi audio per chi era distante – che ha gradito lo spettacolo. Io continuo a tifare per Caltanissetta, auspicando che si continui a identificarla come la città delle zolfare e a lavorare per renderla la città della cultura a 360 gradi, luogo ideale per portare i più grandi concerti di musica moderna e classica… ad majora”.

Tirando le somme, anche i social sembrano decretare il successo dell’evento: gli interventi di professionisti e di voci autorevoli hanno evidenziato più aspetti positivi che critiche. Non si tratta dei soliti “leoni da tastiera”, ma di persone con una solida formazione che stanno offrendo commenti lucidi e riflessioni costruttive, contribuendo a una lettura più equilibrata del concerto e del suo impatto sulla città.

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