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Una bella storia da Caltanissetta. “Grazie per avermi fatto sognare di nuovo”: la lettera di una ragazzina alla Polizia commuove e insegna

Redazione

Una bella storia da Caltanissetta. “Grazie per avermi fatto sognare di nuovo”: la lettera di una ragazzina alla Polizia commuove e insegna

Ven, 13/06/2025 - 22:48

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Una storia vera, semplice e profonda. Una storia che commuove e, soprattutto, insegna. In un’epoca in cui la sfiducia sembra prevalere, una giovane voce nissena ci ricorda quanto sia importante credere nelle istituzioni e nello Stato.

“Grazie alla Polizia e alla Procura per avermi aiutata quando ne avevo bisogno. Grazie per avermi fatto creare un nuovo sogno.” — inizia così la lettera che una minorenne ha deciso di consegnare alla Questura di Caltanissetta dopo essere uscita da un momento difficile grazie al supporto delle forze dell’ordine.

La giovane, turbata da molestie telefoniche che l’avevano profondamente segnata, ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto dopo un dialogo rassicurante con un poliziotto della Sezione Volanti. Un colloquio che si è rivelato decisivo: accompagnata dalla madre, ha formalizzato la denuncia e, soprattutto, ha ritrovato la serenità e l’autostima smarrite.

“Dopo ciò che è successo sono pure riuscita a difendere un mio compagno da chi lo prendeva in giro” – scrive con orgoglio, dimostrando come un gesto di fiducia possa diventare motore di forza e cambiamento anche per gli altri.

Ma la frase che più di tutte restituisce il senso più profondo di questa vicenda è quella che chiude la missiva: “Credo che da grande (se riuscirò) farò la poliziotta così da aiutare gli altri quando si trovano in difficoltà.”

Un messaggio potente, rivolto a tutti, ma in particolare alle nuove generazioni. Avere fiducia nelle istituzioni, trovare nella divisa non un muro ma una mano tesa, sentire lo Stato come punto di riferimento nei momenti più delicati: è questo il vero insegnamento che arriva da una ragazza, che con semplicità e coraggio ci mostra la strada da seguire.

Una storia che onora chi ogni giorno lavora con umanità e dedizione nelle forze dell’ordine, e che testimonia come anche un semplice gesto possa accendere una speranza. E magari far nascere un sogno.