CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo nota del segretario generale provinciale del Siulp Massimiliano Occhipinti a proposito della carenza di personale di Polizia di Stato in provincia di Caltanissetta.
“A seguito della pubblicazione, da parte del Dipartimento delle Pubblica Sicurezza, delle tabelle previsionali di assegnazione del personale presso gli Uffici periferici, questa Segreteria provinciale ritiene doveroso denunciare la grave carenza di operatori che attanaglia la Questura di Caltanissetta.
Si rimane basiti nel vedere che nel piano in questione non è stata prevista alcuna unità di incremento con riferimento alla provincia nissena. Tra pensionamenti, trasferimenti e assenza di nuovi arrivi, la sicurezza nel territorio è sempre più a rischio. Senza un’adeguata presenza sul territorio delle risorse umane risulta veramente arduo affrontare adeguatamente la questione della sicurezza.
Il Siulp nisseno denuncia una situazione divenuta ormai insostenibile che, inevitabilmente, vanifica gli sforzi e l’impegno profuso quotidianamente dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato al fine di garantire la sicurezza dei cittadini. Tutto ciò, però, contrasta con l’immobilismo e il silenzio assordante delle istituzioni. Nessun incremento di personale per tutto il territorio è inaccettabile e rappresenta velatamente un’assenza di rispetto nei confronti dei consociati e degli operatori che ogni giorno mettono in gioco la propria vita per garantire la tutela di un bene superiore rappresentato dalla sicurezza.
La cronica carenza di personale sta svilendo tutti gli Uffici della provincia con particolare riferimento alle articolazioni della Questura e ai Commissariati distaccati. È bene segnalare che la continuità di determinati servizi è soddisfatta prevalentemente grazie allo spirito di dedizione e abnegazione dei colleghi. Si pensi all’ufficio Volanti dell’U.P.G.S.P. ad oggi costituito da equipaggi ridotti a una soglia inferiore del minimo sindacale e con sempre meno colleghi specializzati all’interno delle sale Operative con il delicato obiettivo di coordinare le attività degli equipaggi impiegati sul territorio. Per non parlare degli Uffici Immigrazione, Anticrimine e Polizia Amministrativa e Sociale che, tragicamente, si ritrovano con risorse numeriche inaccettabilmente inadeguate i cui operatori sono oberati da carichi di lavoro insostenibili. La stessa problematica riguarda i Commissariati di P.S. di Gela e Niscemi che, versando in condizioni allarmanti, rischiano di non riuscire più a garantire i servizi minimi essenziali.
La Provincia di Caltanissetta però, nonostante le crescenti emergenze e l’evidente carenza di personale, continua ad essere ignorata. Tutto ciò, oltre a gravare sull’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, viene sofferto principalmente dalla cittadinanza che si ritrova con un numero sempre più esiguo di operatori di Polizia. Da qualche anno, ormai, si affrontano frequentemente le tematiche della sicurezza reale e di quella percepita. Al di là della reale impossibilità di garantire un idoneo servizio di mantenimento della tranquillità e della quiete pubblica, queste condotte di inerzia da parte del Dipartimento di P.S. compromettono inevitabilmente la percezione di sicurezza dei cittadini (con contestuale convinzione di poter delinquere da parte di alcuni soggetti) che continuerà a ridursi, in maniera direttamente proporzionale, alle pattuglie impiegate in servizi di controllo del territorio e di sicurezza stradale nelle zone di competenza.
L’amministrazione continua a non valorizzare congruamente l’emergenza in questione e, piuttosto, tenta di risolvere la sicurezza del territorio attraverso l’impiego dell’Esercito Italiano che, per quanto efficace in determinati contesti, dista notevolmente dalle attività peculiari delle Forze di Polizia.
Negli ultimi anni, a fronte di una corposa riduzione di personale, è stato registrato un esponenziale incremento dei sempre più gravosi impegni sia istituzionali che operativi. Basti pensare che, nel periodo compreso tra l’anno 2019 e il 2022, gli amministrati in provincia si attestavano a circa 511 unità complessive mentre, tra l’anno 2023 e il 2024, il medesimo dato si è ridotto a circa 487. Merita un inciso anche il numerico dei colleghi che è stato posto in quiescenza nell’ultimo anno o che terminerà il servizio attivo entro l’anno successivo: all’interno della Provincia di Caltanissetta, sono andati in pensione 24 colleghi nel 2024, nell’anno corrente ne andranno 33 e altri 25 (circa) saranno posti in quiescenza entro la fine del 2026. È bene segnalare che, a questi dati, vanno sommati quelli relativi ai colleghi trasferiti presso altre sedi, i vincitori di concorsi e il personale civile dell’Amministrazione dell’Interno che dovrà necessariamente essere sostituito da personale già in forza alla Questura di Caltanissetta.
Non vanno dimenticati, però, i colleghi non più impiegabili in servizi operativi per ovvie ragioni anagrafiche e di salute con il conseguente risultato che i residuali operatori ancora impiegabili in tali tipologie di servizi, patendo l’ormai atavica carenza di personale che ha raggiunto livelli insostenibili, continuano a rappresentare un fisso presidio di sicurezza e legalità per i cittadini anche al costo di turni massacranti e rischi sempre maggiori. Un ringraziamento e un elogio vanno indirizzati a coloro che affrontano quotidianamente emergenze in condizioni limite, senza mai far venir meno la propria dedizione ai principi fondamentali dell’ordinamento e allo Stato.
Secondo il SIULP, è indispensabile adottare «una gestione più equilibrata delle risorse umane»: l’impiego di numerose forze militari e di polizia provenienti da diverse parti del territorio nazionale, spesso prive della specifica professionalità richiesta a causa della provenienza da settori differenti, comporta costi elevati e un’efficienza operativa troppo bassa. Sarebbe quindi auspicabile una strategia più adeguata, volta a ottimizzare e stabilizzare in modo definitivo gli organici. Probabilmente, con un incremento inferiore al numerico dei colleghi attualmente aggregati in provincia, sarebbe possibile rendere “autosufficienti” i reparti impiegati al C.P.R. di Pian del Lago oltre a riequilibrare anche gli altri uffici in sofferenza.
La Provincia di Caltanissetta ha necessità, con urgenza, di ulteriori risorse umane volte a sopperire le continue emergenze. La carenza di personale ha ormai raggiunto livelli talmente elevati da compromettere il regolare funzionamento dei servizi quotidiani e la capacità operativa delle strutture. Probabilmente, l’attuale amministrazione e la politica cittadina non sono riuscite a rendere compiutamente edotto il Ministero dell’Interno circa la reale situazione del territorio.
La richiesta avanzata da questa struttura sindacale è sintetizzabile in un’immediata e urgente “inversione di rotta”, da attuare attraverso la predisposizione di un piano straordinario di assegnazioni volto a colmare il gap creatosi negli ultimi anni e a garantire la presenza delle forze dell’ordine in modo capillare sul territorio”.