“Esprimo profonda preoccupazione per il definanziamento di
circa 900 milioni di euro destinati originariamente alla Sicilia per
infrastrutture, manutenzione stradale e interventi di messa in
sicurezza. È inaccettabile che, ancora una volta, il Sud e la nostra
Isola siano considerati il bancomat da cui prelevare risorse quando
servono coperture altrove”. Lo dichiara Stefano Cirillo, segretario
regionale della DC.
“In una terra dove si continua a parlare del Ponte sullo Stretto, mentre
la viabilità interna è affidata a strade che sembrano mulattiere e la
rete ferroviaria appare ancora ferma all’epoca del carbone, questi tagli
rappresentano un affronto alla dignità e allo sviluppo della Sicilia. La
nostra regione – prosegue Stefano Cirillo – ha bisogno di cantieri veri,
non di progetti eternamente annunciati. Servono risposte concrete, non
propaganda elettorale. Non chiediamo trattamenti di favore, ma il
rispetto di quanto già programmato e una distribuzione equa delle
risorse”.
“E mi rivolgo direttamente a Carlo Calenda, eletto in Sicilia e a tutti
gli eletti nei collegi in Sicilia: è il momento di rompere il silenzio.
Difendere questa terra non è un’opzione, è un dovere per chi ha ricevuto
il mandato dagli elettori. Non basta farsi eleggere: bisogna assumersi
la responsabilità di rappresentare i bisogni reali di questa comunità,
soprattutto quando viene penalizzata in modo tanto evidente e ingiusto”,
conclude.