L’esame di maturità 2025, a meno di un mese dal via, non cambia sostanzialmente rispetto all’anno precedente, tuttavia presenta delle novità. La prima riguarda le ore minime previste di Pcto, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, l’ex alternanza scuola-lavoro, poiché senza le ore minime necessarie non si potrà essere ammessi all’esame.
Non si tratta di una novità bensì di una norma prevista dalla legge renziana “Buona Scuola” che però non era ancora entrata in vigore. La seconda novità invece, prevista dal ministro Valditara, riguarda il peso del voto in condotta.
Se già da tempo il 5 in condotta determinava la mancata ammissione all’Esame di Stato, dal 2025 anche la mancata “eccellenza” nel comportamento potrà avere un impatto sull’esame: chi avrà un voto inferiore al 9, infatti, subirà una serie di malus che andranno da una riduzione del voto finale di un punto, fino alla presentazione di un elaborato aggiuntivo in sede di orale.