Salute

Crescita di mercato e tendenze dei casinò italiani

Redazione

Crescita di mercato e tendenze dei casinò italiani

Mer, 07/05/2025 - 01:17

Condividi su:

In attesa del Libro Blu 2024 da parte dell’ADM è già possibile delineare l’attuale trend dei casinò italiani online o, per essere più precisi, del gioco a distanza. Il report di PricewaterhouseCoopers Italia (Pwc), riportato su Repubblica a marzo 2025, parla infatti di 1,6 miliardi di euro nelle casse dello Stato relative al 2024, a fronte dei 22 miliardi introitati dai concessionari. Nel 2024 il totale delle giocate da parte degli italiani è stato di 157 miliardi di euro. E il mercato delle scommesse e dei giochi online tenderà a crescere rispettivamente del 12,4 e 10% nel prossimo anno.

Il Libro Blu ADM e il MEF per la valutazione del comparto

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) è una delle tre agenzie fiscali italiane che svolge attività tecnico-operative di regolamentazione, riscossione e vigilanza nei settori dogane, accise e monopoli di Stato, tra cui quello del gioco d’azzardo. La sua attività è sottoposta al controllo del Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) e della Corte dei conti.

L’ADM, peraltro, rappresenta l’autorità di regolamentazione del gioco pubblico che rilascia ai casinò online con sede legale in Italia l’autorizzazione ad operare. Verifica quindi la qualità della piattaforma di gioco, valutandone i software, il funzionamento delle connessioni, i requisiti di giocabilità, la trasparenza ai meccanismi di puntata.

Ogni anno l’ADM elabora il cosiddetto Libro Blu: un report con il quale espone, a cadenza annuale, i risultati conseguiti nei settori di competenza. I dati utilizzati, di natura operativa e gestionale, fanno riferimento al periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre. Il Libro Blu, dal quale è possibile estrapolare dati statistici utili relativi al settore del gioco d’azzardo, assieme ai dati statistici del MEF, restano le uniche risorse istituzionali per la valutazione del comparto.

La normativa italiana sui casinò online

La normativa italiana sul gioco a distanza ne definisce la regolamentazione, il controllo e la tassazione. Secondo l’ADM “Il controllo del gioco è riservato allo Stato” che “affida in concessione l’esercizio del gioco a privati, i quali apportano gli investimenti necessari e gli strumenti imprenditoriali idonei e gestiscono il gioco secondo regole, la cui osservanza è costantemente verificata, poste a tutela del pubblico”.

L’argomento più dibattutto è quello relativo alle progressive liberalizzazioni delle licenze di settore (che abilitano l’attività di gambling legale in Italia) e al tema della tassazione, al centro della nuova riforma che fa seguito all’approvazione del testo da parte della Commissione Bilancio, a partire dal 1° gennaio 2025.

Per quanto riguarda invece le licenze ADM, queste ultime vengono rilasciate alle piattaforme online delle aziende con sede legale nel territorio italiano e sono soggette a rinnovo. Differente è il caso degli operatori che, pur non essendo autorizzati a offrire giochi online in Italia, sono considerati legali perchè titolari di una licenza simile a quella ADM (MGA Malta, UKGC Gambling Commission, GCB Curaçao e licenza svizzera).

Nel complesso si tratta di una normativa articolata e complessa. L’ADM autorizza e controlla i concessionari autorizzati al gioco a distanza, definisce le descrizioni dei giochi ammessi e le note informative sulle probabilità di vincita, stabilisce i sistemi di autoesclusione relativi al gioco a distanza, emana i decreti direttoriali e interdirettoriali, delinea i criteri di funzionamento del betting exchange (letteralmente “borsa delle scommesse”) ed elenca l’Albo dei punti vendita ricariche.

Tassazione sul gioco a distanza

Lo Stato incassa una determinata percentuale delle vincite attraverso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, incaricata della riscossione dei tributi derivanti da giochi e scommesse, con il contributo degli operatori online (e fisici) con il ruolo di sostituti d’imposta. L’importo della tassazione dipende dall’entità della vincita e dal tipo di gioco o di scommessa.

Secondo la normativa vigente, i casinò online subiscono un prelievo fiscale compreso tra il 15% (per le vincite che superano i 1.000 euro) ed il 25% (applicato alle vincite che arrivano a 10 milioni di euro) in base alla vincita. Le scommesse sportive scommesse sportive non subiscono alcuna trattenuta sulle vincite (il cui ammontare massimo è fissato a 50.000 ciascuna), perchè il prelievo fiscale viene effettuato tramite il cosiddetto aggio dovuto ad ADM.

Secondo CasinoItaliani, in base all’ultima approvazione del testo da parte della Commissione Bilancio, a partire dal 1° gennaio 2025 l’imposta unica sui giochi di abilità a distanza con vincite in denaro, incluse le scommesse sportive e il bingo, è incrementata al 25,5% per i giochi online. Le scommesse sportive raccolte su rete digitale sono tassate al 24,5% (su rete fisica al 20,5%). Analogamente, le scommesse ippiche e gli eventi simulati subiscono un prelievo del 24,5% per il gioco online.

La tassazione del gioco a distanza, e quindi quella sui casinò online, viene gestita attraverso l’ADM in veste di sostituto d’imposta. Quest’ultima è tenuta a riversare i corrispettivi importi nelle casse dell’Erario e, dunque, allo Stato. Il vincitore di una generica scommessa riceve in accredito una somma netta già tassata.

Piccolo inciso dedicato ai giocatori online per quanto attiene la denuncia dei redditi. Gli importi vinti tramite l’attività di gioco legale online sui casinò con licenza ADM non devono essere dichiarati, in quanto la ritenuta d’imposta è in capo al concessionario. Al contrario, le vincite percepite da siti senza licenza ADM vanno indicate in dichiarazione dei redditi, e per l’intero importo, non avendo subito alla fonte alcuna ritenuta sostitutiva d’imposta.

Il gettito dei giochi per l’Erario nel 2024

Secondo i dati ADM, riportati a marzo 2025 da Agipro (l’Agenzia di stampa giochi e scommesse), il gettito dei giochi per l’Erario è stato di 11,5 miliardi di euro, sebbene solo una parte di questi introiti siano legati esclusivamente alle attività relative casinò online. E infatti i dati pubblicati devono essere scorporati in base al tipo di gioco digitale. Nello specifico, i dati relativi all’Erario sono in calo dello 0,58% rispetto all’intero 2023.

Previsioni per il futuro prossimo secondo Pwc Italia

Secondo Filippo Schemoz, partner di Pwc Italia (società di revisione, di consulenza e di consulenza legale/fiscale), “Il mercato delle scommesse e dei giochi online continuerà il proprio trend in aumento, con un tasso di crescita annuale composto rispettivamente del 12,4% del 10%. Come succede da anni a questa parte il settore dimostrerebbe ancora segnali positivi.

Prosegue Schemoz: “In un contesto le cui dinamiche risultano fortemente influenzate dalle regolamentazioni e dagli sviluppi tecnologici, gli operatori si fronteggeranno nella sfida di offrire esperienze digitali di alto livello per un numero di utenti sempre più elevato e mobile-oriented. In tal senso, le esperienze di trasformazione digitale osservate in altri comparti del settore entertainment & media possono essere fonte di ispirazione per i player di questo mercato”.

Secondo le analisi ADM la raccolta complessiva derivante dai giochi online ha avuto un’incidenza del 46%. Un bacino, quello digitale, in grande crescita, e proprio per questo motivo particolarmente sorvegliato dall’ufficio giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli diretto da Luca Turchi, che peraltro, secondo le stime ha chiuso 11.000 siti illegali nel 2024.

Il punto di vista di “Mettiamoci in gioco”

Secondo Armando Zappolini della campagna sociale “Mettiamoci in gioco”, considerando “l’abnorme sproporzione tra i soldi giocati e quelli che vanno all’Erario” e analizzando “i risultati relativi alla crescita di un mercato che, al contrario, sta contribuendo ad acuire una povertà sempre più diffusa” è giusto che la politica si riappropri del ruolo naturale che gli compete per regolamentare il settore, limitare il gioco legale e inibire qualunque forma di gioco illegale, online e offline.

L’approvazione del testo da parte della Commissione Bilancio, a partire dal 1° gennaio 2025, punta, tra le altre cose, proprio a bilanciare le esigenze di entrate fiscali con una maggiore attenzione agli impatti sociali del gioco, considerando appunto la crescita progressiva e costante del settore. La legge prevede l’istituzione di un fondo per la prevenzione e il trattamento delle dipendenze da gioco, destinando una quota rilevante delle risorse per programmi di sensibilizzazione, riabilitazione e promozione del gioco responsabile.