Salute

Caltanissetta. Processione di San Michele, il Vescovo Russotto: “Diamo vita a una città che sia civiltà di solidarietà e di amore”

Nunzia Caricchio

Caltanissetta. Processione di San Michele, il Vescovo Russotto: “Diamo vita a una città che sia civiltà di solidarietà e di amore”

Ven, 09/05/2025 - 11:55

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Allontanare il male, respingere lo scoraggiamento, la rassegnazione, che come la peste infettano e divorano gli animi; trovare il coraggio di difendere la nostra città, lottando con e per essa affinché si possa ripagare quel debito antico a San Michele Arcangelo, patrono di Caltanissetta, che nel 1925 salvò la città dalla peste, evitando l’ingresso a un uomo appestato. E nel 400° anniversario della sua apparizione, le parole di S.E. Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta, pronunciate durante la processione avvenuta ieri, 8 maggio 2025, aleggiano ancora nell’aria affinché possano raggiungere i nostri cuori e colmarli di ricchezza umana e spirituale.

“Troviamo in San Michele Arcangelo un patrono e un esempio di coraggio – ha detto il Vescovo Russotto, ricordando anche Francesco Giarratana, il frate cappuccino nisseno al quale, nel 1925, apparve San Michele Arcangelo –. Dobbiamo fare in modo che Caltanissetta sia davvero a capo di una rinascita delle nostre città del centro Sicilia – ha proseguito, avvolto dal calore della folla di fedeli, mentre il simulacro del patrono di Caltanissetta sostava dinnanzi la chiesa di Maria SS.ma Assunta –. Adesso che Caltanissetta ha la presidenza del consorzio provinciale dobbiamo fare in modo che essa possa guidare questa marcia di vita e di esistenza per creare città abitabili, possibili, affidabili ai nostri giovani. Dare vita a una città che sia civiltà di solidarietà e di amore.”

Una preghiera, poi, rivolta a San Michele Arcangelo al quale viene affidata la città: “A te affidiamo i nostri amministratori. Ispira nel loro cuore e nella loro mente pensieri, propositi, progetti e azioni che facciano risorgere questa città alla quale noi siamo legati perché è la nostra terra, qui sono le nostre tradizioni”.

Il Vescovo Russotto ha anche annunciato che a partire dal 12 maggio all’interno della chiesa di Maria SS.ma Assunta, custodita e guidata dal parroco di San Giuseppe, padre Angelo Spilla, sarà ospitata, per una settimana, l’urna con il corpo di San Bernardo da Corleone, che ha ispirato la figura di Fra Cristoforo nel romanzo “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni; e ha invitato la comunità a “pregare oltre che San Michele anche San Bernardo, perché questa città ha dato grandi Santi, grandi uomini e grandi donne.”

E prima della benedizione, ancora una preghiera al Patrono: “Aiutaci a trovare sempre il coraggio di guardare in alto e di difendere questa terra – ha concluso il Vescovo Russotto –. Che il nostro cuore abbia uno sguardo al cielo e i nostri piedi siano radicati nella nostra terra.”