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Caltanissetta. Il 30 maggio al Teatro Margherita gli alunni del “Lombardo Radice” in scena con il progetto “Le giraffe non possono danzare”

Redazione 1

Caltanissetta. Il 30 maggio al Teatro Margherita gli alunni del “Lombardo Radice” in scena con il progetto “Le giraffe non possono danzare”

Ven, 23/05/2025 - 20:32

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CALTANISSETTA. Il 30 maggio, nella splendida cornice del Teatro Margherita di Caltanissetta, tutti i bambini/e della scuola dell’infanzia dell’istituto Comprensivo Lombardo Radice, diretto dal dirigente scolastico dott.ssa Loredana Paola Matraxia, saranno coinvolti nel progetto dal titolo “Le giraffe non possono danzare”, ideato, coordinato e diretto dall’Ins. Antonella Varvarà, docente dell’istituto, con la partecipazione di tutte le docenti dell’infanzia dei tre plessi: Lombardo Radice –Ex-Onmi e P. Borsellino.

L’autore del racconto è Giles Andreae, e la protagonista è Zelda, una giraffa dalle gambe storte, magre e traballanti, con un grande sogno: quello di ballare. Non è così semplice per chi si sente impacciata nei movimenti, additata dagli altri, e bullizzata sotto gli occhi di tutti. Ma nonostante ciò, la giraffa trova il coraggio di provarci, di buttarsi nel grande ballo della giungla, superando le critiche e dimostrando a tutti quelli che avevano fatto di lei oggetto di scherno, che ciascuno di noi può trovare una modalità per stare al mondo divenendo unica e originale.

Dall’introduzione del racconto emergono tematiche affrontate quotidianamente dai docenti dell’istituto, come il bullismo, l’inclusione dell’essere umano nella sua complessità, e non ultimo, il tema della diversità di tutti noi, “soggetti unici e irripetibili”.

I bambini/e saranno impegnati nella recitazione e nel ballo, che ha esaltato la spontaneità, che soltanto i piccoli possono regalarci, anche attraverso il linguaggio mimico-facciale e corporeo.

Non si tratta della solita storia per bambini, con messaggi preconfezionati¬; è una narrazione attiva piena di ritmi, colori, poesia, emozioni, un continuo divenire dove tra una scena e un ballo, emergono delicatamente svariate tematiche. Il famoso “Libertango” di Astor Piazzolla, ballato dai leoni, infatti, farà emergere, il rispetto per la figura femminile, che cresce giorno per giorno, attraverso l’apprendimento di comportamenti, atteggiamenti e pratiche sociali. Il dialogo, l’empatia e la cultura della bellezza diventano strumenti indispensabili, per sviluppare abilità emotive, sociali, relazionali ed affettive per una crescita sana ed equilibrata, come nel caso della “scimmietta, che consola Zelda e la incoraggia ad andare avanti”.

Il messaggio che i nostri piccoli artisti ci consegneranno è molto edificante perché celebra l’individualità di ognuno nel rispetto degli altri: tutti possiamo fare tutto, basta trovare la modalità giusta per ciascuno di noi.

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