La Guardia di Finanza di Palermo ha effettuato un controllo in materia doganale nei confronti di uno yacht battente bandiera di Palau. L’imbarcazione, la cui proprietà è risultata riconducibile ad una società armatrice straniera con sede alle Seychelles, era condotta da un uomo di nazionalità extracomunitaria. I finanzieri hanno rinvenuto, opportunamente custodita in una cassaforte, una ingente somma di valuta contante, ovvero circa 35.000,00 euro, non dichiarato all’Autorità Doganale all’atto dell’ingresso nella zona di Vigilanza Doganale Marittima di Palermo. La normativa doganale prevede l’obbligo di dichiarare il denaro contante detenuto in misura eccedente la soglia di 10.000 euro. I presenti a bordo erano due e in materia di traffico transfrontaliero di valuta, seppure sia vero che la normativa individua quale soglia minima ai fini della prescritta dichiarazione quella dei 10.000 euro per ciascun passeggero, non viene esclusa la possibilità di contestare la violazione dell’obbligo dichiarativo, da parte delle Autorità competenti, in presenza di elementi idonei a dimostrare condotte riconducibili al cosiddetto smurfing (frazionamento elusivo tra più soggetti, appartenenti allo stesso gruppo, di una somma pari o superiore a quella consentita) ad un singolo soggetto. Pertanto, le fiamme gialle hanno proceduto alla contestazione dell’omessa dichiarazione valutaria solamente in capo al conducente. Appresa la possibilita’ di avvalersi della procedura di oblazione, l’uomo ha optato per il pagamento della somma pari al 30% del denaro detenuto oltre la soglia consentita dalla legge.
Palermo, scoperto yatch estero con 35mila euro a bordo non dichiarati
Ven, 28/02/2025 - 08:47
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