Salute

‘Guerra grucce’ a Prato, 39enne arrestato a Catania per tentato omicidio

Redazione 3

‘Guerra grucce’ a Prato, 39enne arrestato a Catania per tentato omicidio

Sab, 13/07/2024 - 11:24

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Trovato e arrestato in provincia di Catania dalla polizia un 39enne cinese, destinatario di un provvedimento di fermo emesso dalla procura di Prato, per tentato omicidio in concorso. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, il 6 luglio l’uomo, insieme ad altre cinque connazionali, avrebbe violentemente aggredito all’interno di un locale di Prato un altro connazionale, colpito ripetutamente in varie parti del corpo, prima con una bottiglia di vetro e poi con un’arma da taglio, oltre che con calci e pugni. Poi sarebbe fuggito in Sicilia. Un fatto che potrebbe essere maturato nell’ambito di una faida tra opposte fazioni che si contendono il mercato delle grucce nella comunita’ cinese della citta’ di Prato. La vittima ha subito lesioni gravissime che hanno reso necessario il suo ricovero urgente in ospedale e il conseguente delicato intervento chirurgico.

La visione delle telecamere del sistema di video-sorveglianza dell’esercizio dove e’ avvenuta l’aggressione, ha permesso agli investigatori toscani di identificare gli autori del fatto. Dagli immediati approfondimenti si e’ fatta strada l’ipotesi che il 39enne, subito dopo la commissione del reato, si fosse recato in Sicilia, precisamente nel territorio della provincia di Catania. Pertanto, sono state avviate le attivita’ di ricerca condotte da personale della locale Squadra mobile in stretto raccordo con i colleghi di Prato. Sulla base degli elementi raccolti e’ stato possibile indivisuare tre luoghi: un’abitazione, un grande magazzino a uso commerciale e una struttura ricettiva, tutti nel territorio dell’hinterland etneo. La procura di Prato, quindi, ha disposto la perquisizione dei luoghi, compiuta dagli agenti della Squadra mobile di Catania. Il ricercato era in una struttura ricettiva, in compagnia di una donna. Era disarmato e non ha opposto resistenza agli agenti. E’ stato sottoposto a fermo, successivamente convalidato, e poi condotto nel carcere di Catania.

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