Salute

Rate per auto, casa e lavatrice ora sono meno care. Fabi, ‘banche hanno anticipato decisioni Bce di giugno’

Redazione

Rate per auto, casa e lavatrice ora sono meno care. Fabi, ‘banche hanno anticipato decisioni Bce di giugno’

Sab, 25/05/2024 - 17:05

Condividi su:

“In attesa del primo taglio del costo del denaro, che la Bce dovrebbe decidere tra una decina di giorni (nella riunione del 6 giugno ndr) le banche stanno migliorando le condizioni su prestiti e mutui alle famiglie”. Lo sottolinea il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni nell’indicare che “la media dei tassi di interesse” per i mutui e le rate dei finanziamenti “è già sensibilmente calata rispetto a fine 2023 e questo comporta importanti vantaggi per tutte quelle persone che vogliono comprare casa” una automobile o una lavatrice.

Nel corso del 2023, i nuovi mutui a tasso variabile erano arrivati anche oltre il 6% dallo 0,6% di fine 2021, oggi la media è pari al 3,69%, evidenzia la Fabi. Vuol dire che per un prestito da 200.000 euro della durata di 25 anni la rata mensile nel 2023 era di 1.212 euro, mentre oggi è di 1.032 con un risparmio di 180 euro al mese e di 2.162 euro l’anno.

Nel complesso, secondo Fabi, il totale del mutuo è sceso di 54.044 euro (-14,9%). Anche per pagare le rate dei finanziamenti per l’acquisto di un’auto o di una lavatrice i costi degli interessi si stanno riducendo. Secondo le stime Fabi, per acquistare un’automobile da 25.000 euro interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale è salito da 37.426 euro di fine 2021 ai 48.961 euro di fine 2023, mentre oggi è sceso a 38.835, con un risparmio complessivo di 10.126 euro (-20,7%) rispetto ai tassi di fine 2023.

Mentre per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale è passa da 942 euro di fine 2021 a 1.106 euro di fine 2023, mentre oggi è sceso a 962 euro con un risparmio complessivo di 144 euro (-13,1%). A fine marzo 2024, il valore complessivo dei mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava, a 423,4 miliardi di euro, in crescita di circa 33 miliardi rispetto a fine 2020 (+9%), ma in calo di 3 miliardi rispetto a fine 2022 (-1%). Sul totale di 423,4 miliardi erogati, circa un terzo, cioè 144 miliardi, è a tasso variabile e i restanti 279 miliardi sono a tasso fisso.

Quanto ai mutui a tasso fisso, che resta la tipologia preferita da chi compra casa, a partire da luglio 2022, sono passati da un interesse medio di circa l’1,8% anche fino a oltre il 6%. Negli ultimi mesi, le banche hanno iniziato una progressiva riduzione dei tassi praticati alle famiglie con il tasso medio fisso, sceso al 3,69% a marzo scorso. La riduzione è stata meno accentuata sui mutui a tasso variabile con la media stabile sopra il 4%.

“Le banche stanno dunque migliorando le condizioni su prestiti e mutui alle famiglie. – osserva il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni – La media dei tassi di interesse è già sensibilmente calata rispetto a fine 2023 e questo comporta importanti vantaggi per tutte quelle persone che vogliono comprare casa. È opportuno comunque sottolineare che non torneremo più ai tassi zero cioè a quella fase, per certi versi anomala, che è durata 10 anni”, conclude Sileoni.