Salute

Tavolo Asilo, nei Cpr psicofarmaci,tentati suicidi e zero diritti: anche a Caltanissetta. I dati dopo le visite con i parlamentari in otto Centri

Redazione

Tavolo Asilo, nei Cpr psicofarmaci,tentati suicidi e zero diritti: anche a Caltanissetta. I dati dopo le visite con i parlamentari in otto Centri

Mer, 17/04/2024 - 16:50

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Circa 500 persone “trattenute”, in otto centri gestiti da privati. Centri che sono un inferno. E’ quanto emerso dal dossier presentato oggi dal Tavolo Asilo e Immigrazione dopo le visite nei Cpr italiani di parlamentari che fanno capo ai partiti di opposizione, Pd, Movimento 5Stelle, Verdi e Sinistra Italiana, +Europa, e dei consiglieri regionali degli stessi gruppi. La visita di “monitoraggio” è stata effettuata in 8 Cpr: Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Macomer (Nuoro), Milano, Roma, Palazzo San Gervasio (Potenza), Bari, Restinco (Brindisi), Caltanissetta.

Le visite sono state fatte tutte a partire dalle 11 di lunedì 15 aprile 2024 e hanno “rivelato una difformità di comportamento da parte delle Prefetture”. “Abbiamo trovato dei piccoli lager occidentali”, ha spiegato Matteo Orfini (Pd) che è stato al Cpr di Ponte Galeria. “Un’altra cosa che emerge – ha evidenziato Susanna Camusso che ha visitato il Cpr di Milano -, è che molti sono stati lavoratori in nero in questo Paese”.

Le criticità emerse riguardano “la sensazione di spaesamento, estraneazione, criticità sanitarie, legate alla salute mentale, patologie conclamate e non trattate, somministrazione di psicofarmaci in maniera massiccia”. Ancora “scarsi protocolli di collaborazione e di attivazione delle reti territoriali per i servizi sanitari e per gli altri servizi associati” mentre “la garanzia delle tutele è spesso assente o solo formale” e “laddove è stato possibile visionare il registro degli eventi critici, atti autolesivi e gesti anticonservativi sono risultati all’ordine del giorno, così come è impressionante il numero di tentativi di suicidio, normalizzati nel racconto dell’ente gestore e derubricati a mera simulazione”. 

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