Caltanissetta resta orfana di una colonna del mondo dell’imprenditoria nissena. Ci ha lasciati al’età di 97 anni Michele Bella, proprietario dell’omonimo bar storico nel cuore di Caltanissetta. Sul marciapiede difronte la Villa Cordova, si respira tristezza oltre al vuoto lasciato dalla scomparsa dell’uomo che quel marciapiede ha reso vivo con il suo bar. Chi dei nisseni e non solo, non ha mai preso almeno un caffè da Bella? Tutti, ma proprio tutti conoscevano quella figura di grande carisma che siedeva alla cassa e tra una battuta ed un saluto sempre gentile, rendeva i caffè e la degustazione delle proprie eccellenze gastronomiche, ancora più dolci al palato degli affezionati clienti.
La sua storia inizia con mamma Rosa che vendeva caffè e ceci proprio dove adesso sorge il bar. Ma la vera svolta fu quando la sorella Gaetana, un vera “capitana” come noi nisseni siamo soliti dire, decise di accudire e prendere sotto la sua ala protettrice il fratello Micheliniddu, il più piccolo di tutti
Michele Bella che iniziò a lavorare all’età di 8, grazie alla sua mente geniale e imprenditoriale fece diventare una semplice attività di strada il più importante bar, torrefazione, pasticceria di Caltanissetta.
Quando all’età di 36 anni conobbe sua moglie Rossella, era all’apice del suo successo imprenditoriale. Collaborato e sostenuto dalla famiglia. Sette figli con i quali ha creato una famiglia solida e piena d’amore. Michele, che con la sua bontà, empatia, dolcezza ha sempre avuto una parola di conforto verso tutti, la sua porta era sempre aperta a chi aveva bisogno.
Nel 2020 il sindaco Roberto Gambino consegnò a Michele Bella una targa per ricordare e festeggiare i 100 anni di attività, un traguardo importantissimo che nel frattempo fu anche rafforzato dall’onorificenza di Cavaliere del Lavoro consegnata allo stesso imprenditore nisseno.
Non solo il bar e la famiglia. Il suo cuore batteva anche per l’evento più importante che coinvolge tutti i nisseni: la Settimana Santa. Michele Bella, sotto la spinta di Nicola Spena, fu uno dei soci fondatori dell’Associazione Piccoli Gruppi Sacri. Proprietario della varicedda dell’Ultima Cena, si è sempre distinto per il suo amore per la processione del mercoledì Santo sera. Con la sua morte se ne va oltre ad un pezzo di cuore per chi lo ha conosciuto e amato anche un pezzo della storia imprenditoriale di Caltanissetta. Siamo certi che figli e nipoti sapranno condurre con la stessa grinta e capacità del fondatore, una delle attività commerciali più conosciute ed apprezzate del capoluogo nisseno.
