Salute

Novità in arrivo su WhatsApp. L’app si adegua alle normative dell’UE per le Big Tech, il Digital Market Act (DMA) e il Digital Services Act (DSA)

Redazione 1

Novità in arrivo su WhatsApp. L’app si adegua alle normative dell’UE per le Big Tech, il Digital Market Act (DMA) e il Digital Services Act (DSA)

Mer, 03/04/2024 - 23:06

Condividi su:

Novità in arrivo su WhatsApp. La popolare app di messaggistica di Meta cambia per adeguarsi alle nuove normative dell’Unione europea per le Big Tech, il Digital Market Act (DMA) e il Digital Services Act (DSA). Sulla base dei princìpi di questi regolamenti, WhatsApp ha aggiornato i suoi Termini di Servizio e la sua Informativa sulla Privacy per gli utenti europei. Chi si è iscritto all’applicazione dopo il 15 febbraio ha già accettato i nuovi termini mentre gli altri lo faranno con una notifica nei prossimi giorni.

Dall’11 aprile gli utenti potranno decidere se ricevere all’interno di WhatsApp messaggi in arrivo anche da altre applicazioni, tra cui le concorrenti Telegram e Signal. Questa novità si basa sull’ “interoperabilità” richiesta dall’DMA, ossia la possibilità di scambiarsi messaggi, foto, messaggi vocali, video e altri file tra persone che usano app differenti. WhatsApp dovrebbe rendere disponibile una nuova voce nel menu delle impostazioni in cui attivare o disattivare la ricezione dei messaggi dalle “chat di terze parti”.

Tuttavia, questa funzionalità potrebbe non essere disponibile immediatamente poiché Meta richiede alle altre app di supportare determinati requisiti di sicurezza e la richiesta di apertura non dev’essere inoltrata da WhatsApp ma dai concorrenti e dalla richiesta all’accettazione potrebbero passare fino a tre mesi. Un’altra novità è che l’età minima per l’uso di WhatsApp si abbasserà da 16 a 13 anni.

Infine, un altro cambiamento per gli utenti europei è il fatto che WhatsApp gestirà i loro dati nel quadro del cosiddetto “Eu-Us Data Privacy Framework”, un nuovo accordo per il trasferimento di informazioni personali tra Unione europea e Stati Uniti, entrato in vigore lo scorso luglio. (Tgcom24)

Pubblicità Elettorale