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Caltanissetta. IPM, per la prima volta consegna delle chiavi al Capitano della Real Maestranza: messaggio di ‘speranza’

Donatello Polizzi

Caltanissetta. IPM, per la prima volta consegna delle chiavi al Capitano della Real Maestranza: messaggio di ‘speranza’

Gio, 28/03/2024 - 14:41

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La speranza è un prestito fatto alla felicità” scriveva Antoine Rivaroli ed oggi una ‘chiave’ si è vestita di beneaugurante auspicio nella cerimonia svolta all’IPM di Caltanissetta, in cui la direttrice, Viviana Savarino, ha consegnato ‘simbolicamente’ la chiave al Capitano della Real Maestranza, il barbiere Edoardo Cammarata.

È stata la prima volta di questa significativa ‘funzione’ all’IPM; fino ad oggi era stata effettuata soltanto nel carcere “Malaspina”, quello dei ‘grandi’, degli adulti. Un passaggio metaforico perché in passato il capitano aveva il potere di liberare un detenuto.

La Real Maestranza, che con meritorio impegno ha già fattivamente operato nella struttura per i minori, ha deciso di compiere un ulteriore passo per consentire a questi giovanissimi di vivere un momento, un frammento di normalità e di quella magica atmosfera che avvolge la “Settimana Santa” di Caltanissetta.

 Un cammino già iniziato con uno dei ragazzi che ha sfilato mercoledì mattina con la Real Maestranza e che stamani con vestito di “ordinanza” e papillon ha posato, con orgogliosa dignità, per la foto ricordo. Un’istantanea che ha un valore che va ben oltre lo scatto e le sue incisive parole hanno animato l’immagine: “Grazie alla direttrice, grazie a tutti, a ciascuno di voi, grazie per questa possibilità, per questa opportunità, di essere diverso, migliore, di mettermi nella parte buona”

Poi è arrivato l’atteso momento di immortalare l’istante, con l’intera delegazione composta dallo Scudiero Vincenzo Alaimo, dall’Alfiere Maggiore Fabrizio Giarratana, dal Portabandiera storica Franco Liuzzo, dal presidente della Real Maestranza Giuseppe Tumminelli, dal capitano emerito della categoria barbieri Gioacchino Ricotta e dal Maestro Cerimoniere Giuseppe Fiocco.

Il cortile dell’IPM è stato gremito dal personale, con in testa il comandante di reparto Sebastiano Spanò, che ha voluto gioiosamente partecipare all’evento. È intervenuta anche Cettina Bellia, direttrice Ussm.

Presenti per il Tribunale dei minori, il presidente Umberto Zingales, il magistrato di sorveglianza Roberta Pettineo ed il sostituto procuratore Valentina Tornatore.

Un sole primaverile e conciliante ha accarezzato questo inconsueto scorcio di normalità in un luogo “segnato” dalle cancellate e dalle inferriate che sembrano toccare il cielo ed ingabbiare i pensieri, ancor prima dei corpi.

I ragazzi, con vivida curiosità, hanno ascoltato i cenni storici sulla storia della Real Maestranza e cercato di ‘carpire’ ogni più piccolo dettaglio su ciò che avviene fuori da quelle mura, sulle molteplici cerimonie del capoluogo nisseno.

Viviana Savarino, la direttrice, ha sottolineato: “Il lavoro manuale, gli insegnamenti dei maestri artigiani, consegnano a questi ragazzi un patrimonio che sostiene, che riesce a sostenere, anche i più fragili. Gli consente di staccare dai pensieri negativi, di convogliare le loro energie nell’usare le mani, acquisire un patrimonio di conoscenze. Grazie alla Real Maestranza per la vostra opera che apprezziamo tantissimo”.

Conoscenza, apprendimento, nuove prospettive di vita come ha voluto evidenziare anche il presidente Zingales: “Per questi giovani che vivono una situazione di disagio, speriamo questa attività possa intensificarsi e consentire loro di uscire dall’ambito carcerario. A questi ragazzi rivolgo un saluto particolare che al più presto possano riprendere la vita che gli spetta. ‘Ricominciare’ a vivere”.

Roberta Pettineo: “Vedo questo ragazzo che già ha sfilato e mi auguro possa essere da traino per i suoi compagni per un futuro nuovo, onesto e migliore rispetto a quello di oggi”.

Valentina Tornatore: “Trasmettere delle tradizioni è un messaggio forte, che fuori c’è qualcosa di diverso. È una sfida da affrontare, una strada diversa ci può essere”.

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