Salute

Romania, la madre del nisseno Filippo Mosca: “Lo vedo spegnersi in carcere”

Redazione

Romania, la madre del nisseno Filippo Mosca: “Lo vedo spegnersi in carcere”

Sab, 03/02/2024 - 11:35

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“Sto vedendo mio figlio spegnersi giorno dopo giorno, non riesce piu’ a sorridere”. Le parole di Ornella Matraxia, 55 anni, rimbombano a telefono. Il figlio Filippo Mosca, 29 anni di Caltanissetta, e’ detenuto dall’inizio di maggio dello scorso anno in Romania perche’ accusato di spaccio internazionale di stupefacenti, ma lui si e’ sempre detto estraneo all’accusa che gli viene mossa.

Lo scorso 12 dicembre la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione, il prossimo 11 aprile l’inizio del processo di secondo grado. Mosca, dopo un isolamento di tre settimane a causa del Covid-19, e’ stato recluso in una cella 35 metri quadrati insieme ad altri 23 detenuti. E qui e’ stato aggredito da un recluso che gli ha lanciato acqua bollente e un altro ha provato ad accoltellarlo, ma il tentativo e’ stato fermato da altri ospiti della struttura. Ora la direzione del carcere ha trovato un’altra soluzione. I sei italiani reclusi nella struttura carceraria vivono insieme, hanno una doccia all’interno della cella e anche durante l’ora d’aria non hanno contatti con gli altri reclusi.

“La cosa strana – dice ancora ad AGI la madre – e’ che mio figlio rischia di essere denunciato per l’aggressione perche’ per difendersi ha sferrato un pugno. Ma il carcere non ha permesso a Filippo di denunciare il compagno di cella”.

Prosegue la madre di Filippo: “La settimana prossima il nostro legale andra’ a parlare con la direzione e se e’ il caso avvieremo le procedure legali”. Se la contestazione al ventinovenne per l’aggressione al compagno di cella dovesse andare avanti per il nisseno si apre un nuovo calvario: tre mesi senza ricevere visite o cibo dall’esterno. La madre del giovane nisseno piu’ volte ha scritto alla Farnesina e in altre occasioni qui si e’ recata per raccontare le condizioni disumane del carcere in Romania, in tutte le occasioni le hanno spalancato le braccia.

Sul caso di Filippo Mosca un’interrogazione al Parlamento europeo e’ stata presentata da Ignazio Corrao del gruppo Greens-Efa: “Esprimo profonda preoccupazione per il caso di Filippo Mosca, giovane italiano detenuto nel carcere di Porta Alba di Costanza, Romania per le pesanti condizioni della sua detenzione che lasciano presagire il rischio che non vengano garantiti i diritti umani. Ho avuto notizia in queste ore che Mosca parrebbe sia stato trasferito in una cella piu’ piccola ma meno affollata, ma le sue condizioni continuano a destare preoccupazione. Le condizioni in cui Filippo e’ detenuto – aggiunge Corrao – sono state disumane e degradanti fino a questo momento, come documentato da numerose fonti e organizzazioni internazionali. Gia’ la Corte europea dei diritti dell’uomo si era espressa sulle condizioni delle carceri in Romania”.

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