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Caltanissetta, Protesta dei Trattori: i mezzi agricoli arrivano in Prefettura

Redazione 3

Caltanissetta, Protesta dei Trattori: i mezzi agricoli arrivano in Prefettura

Gio, 15/02/2024 - 09:03

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Questa mattina, dalle ore 10.00 gli agricoltori e gli allevatori della Provincia di Caltanissetta manifesteranno davanti il palazzo della Prefettura.

E per la protesta stanno già arrivando in viale Regina Margherita con i mezzi agricoli ormai diventati in tutta Europa il simbolo delle loro richieste: i trattori.

Agricoltori e allevatori invitano tutti i Cittadini della Provincia di Caltanissetta a sostenere questa loro battaglia e raggiungere il presidio per manifestare insieme a loro.

“Dobbiamo restare uniti per ricostruire il futuro della nostra terra” hanno annunciato i promotori dell’iniziativa sostenendo che la coltivazione della terra e l’allevamento degli animali garantiscono a tutte le persone di poter avere il cibo nelle loro tavole.

Questa manifestazione precede l’incontro che domenica si svolgerà proprio a Caltanissetta una riunione tra Aias, Aitras ed il Movimento dei Forconi.

“Il costo dei carburanti professionali, i costi di produzione il caro energia, il divario tra prezzi alla produzione ed il prezzo al consumatore, la distinzione netta tra Made in Italy e merce importata sono tutte rivendicazioni che i governi regionale e nazionale conoscono benissimo per i quali non si é mai tentata una soluzione strutturale – ha commentato nei giorni scorsi il leader storico dei Forconi Mariano Ferro -. Nel frattempo Coldiretti, quasi come una provocazione, in piena bufera, porta a casa il monopolio ed il business dell’assistenza agricola con un vestito cucito su misura. Pensiamo che sia il caso finalmente di dismettere le sfilate, di fare uscire i trattori dall’ovile e di cominciare un programma di sensibilizzazione per chiamare la popolazione a una serrata generale”.

Dopo dodici anni la situazione economica del mondo produttivo siciliano é solo gravemente peggiorata. Prendiamo atto che il Governo continua a insistere sulla questione Irpef che poco, molto poco, ha a che fare con i problemi reali delle aziende agricole. Le manifestazioni di pesante disagio non possono essere chiuse in recinti umilianti in mezzo al fango – ha concluso – Domenica a Caltanissetta tenteremo di iniziare una nuova fase”.

Nella Provincia di Trapani, invece, la grande manifestazione di protesta arriverà il 16 e 17 febbraio ed è stata indetta dalle Segreterie provinciali di CONFSAL, COPAGRI, FEDER.AGRI, FNA, CONFAGRICOLTURA e LIBERI AGRICOLTORI.

“L’agricoltura siciliana ormai e allo sbando, le istanze della base non raggiungono più chi è deputato a legiferare e/o a governare – hanno sottolineato per chiarire i motivi della loro protesta -. Gravissima è stata la scelta del Parlamento Europeo di schierare la polizia, in tenuta antisommossa dietro alle transenne posizionate lungo tutto il perimetro del Palazzo e di aver azionato gli idranti contro gli agricoltori manifestanti, al posto di accogliere una delegazione.  I rappresentanti degli agricoltori devono essere accolti dalle istituzioni e, in loro assenza, da qualificati dirigenti che conoscono le problematiche locali e le reali esigenze del mondo agricolo”.  

“Gli agricoltori scendono in piazza per sollecitare anche un loro coinvolgimento nelle scelte politiche agrarie del nostro Paese che non devono essere delegate a burocrati che non sanno nulla, o poco, del settore – dice Michele De Maria Segretario provinciale FEDERAGRI -. Oltre alle misure urgenti, da cui dipende la sopravvivenza dell’agricoltore siciliano chiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico per rilanciare il settore. E’ improcrastinabile l’attivazione della vendemmia verde 2024 (disponendo fondi adeguati del nuovo OCM Vino) e il pagamento di tutte le misure agro ambientali.  Inoltre urgono opere infrastrutturali per la viabilità e per l’equa distribuzione dell’acqua degli invasi in periodi di siccità”. 

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