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Sikania Resort, insostenibile la Tari del Comune di Butera. All’orizzonte la chiusura della struttura turistica

Redazione

Sikania Resort, insostenibile la Tari del Comune di Butera. All’orizzonte la chiusura della struttura turistica

Lun, 04/12/2023 - 17:34

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Desideriamo informare che per la stagione estiva 2024 la Proprietà della struttura alberghiera SIKANIA, sita nel Comune di BUTERA, sta concretamente valutando la possibilità di non effettuare la riapertura stagionale. Ciò in dipendenza dell’eccessiva ingiustificata tassazione TARI che il Consiglio Comunale del Comune di Butera ha votato con Delibera del 15/09/2023 e che risulta persino raddoppiata rispetto all’anno precedente. Tale tassazione comporterebbe l’esborso di oltre 210.000,00 euro solo per la gestione rifiuti per i pochi mesi di esercizio del 2024, somma a cui si aggiungerebbero circa 160.000,00 euro per tassa di soggiorno dovuta al Comune di Butera ed oltre ulteriori circa 100 mila euro all’anno per IMU.

Risulta che il Comune di Butera abbia motivato tale esuberante tassazione TARI stante “l’importante flusso di presenze turistiche, presso le strutture ricettive presenti nel territorio comunale nel corso della stagione estiva (circa 70.000/80.000 presenze nel periodo maggio/settembre di ciascun anno), incide sostanzialmente sulla quantità di rifiuti raccolti, conferiti e smaltiti, specialmente avendo riguardo alla raccolta dell’umido ed al conferimento, trattamento e smaltimento della parte indifferenziata”. E risulta che l’aumento sia stato spiegato dal Funzionario responsabile per “l’anomalia del mare”.

Tali dati non sono affatto corrispondenti con la realtà e con la possibilità concreta di accoglienza della struttura alberghiera in questione che certo non è affatto in grado di ospitare “70.000/80.000 presenze nel periodo maggio/settembre di ciascun anno”, valutazione da cui si trae l’evidente confusione tra “presenze” (room-night) e “persone effettivamente alloggianti” (pax presenti in struttura). Mentre, per altro verso, si ritiene che il mare dovrebbe essere considerato una risorsa, non certo un’anomalia, poiché sicuro elemento attrattore di turismo e ricchezza per l’intero territorio comunale.

Alla struttura SIKANIA, tra l’altro e per come di recente verificato da CTU disposta in sede giudiziale, il Comune avrebbe ulteriormente applicato tariffe superiori ai limiti di legge, dunque esuberanti rispetto a quanto previsto dalla normativa di riferimento. Gli straordinari ed ingiustificati aumenti hanno riguardato solamente la Cat. “Alberghi con ristorante”, come il SIKANIA, mentre il Comune di Butera avrebbe mantenuto tariffe minime per la maggior parte delle altre utenze, commerciali e non. Con la conseguenza che per la TARI il SIKANIA, seppur aperto pochi mesi all’anno, contribuisce al pagamento di circa il 25% dell’intero costo annuale di gestione dei rifiuti sopportato dal Comune per tutte le circa 5.000 altre utenze.

Negli ultimi 8 anni il Comune di Butera ha emesso nei confronti di SIKANIA avvisi di pagamento TARI per oltre un milione di euro, costo che indubitabilmente non può corrispondere alla effettiva spesa per il ritiro e la gestione dei rifiuti della struttura alberghiere in questione. L’atteggiamento del Comune di Butera, e dei Funzionari addetti alla predisposizione dei piani finanziari, costringe, pertanto, alla seria valutazione della sopravvenuta carenza di convenienza economica alla riapertura stagionale, che la proprietà deciderà in questi giorni per evitare un ingiustificato esborso oltre a quanto sin’ora già assolto. Ciò comportando una evidente conseguenza in termini di danno economico sia a SIKANIA sia all’intera collettività, ma anche a tute le imprese locali che collaborano con SIKANIA. In ragione di quanto sopra si invitano i destinatari della presente, Sig.Sindaco e Consiglio Comunale, a riconfigurare la pressione fiscale sulla scorta dell’effettivo costo sostenuto dall’Ente Locale per lo smaltimento dei rifiuti, evitando di violare i limiti tabellari di legge e rispettando chi, nel territorio del Comune di Butera, ha investito denaro e risorse, anche per la tutela dei numerosi lavoratori dipendenti di SIKANIA. Diversamente si attuerà l’inevitabile e definitiva chiusura della struttura turistica.

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