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Caltanissetta. Un giovane nisseno sul concerto di Capodanno: “Investimento controverso; la Città ha altri bisogni prioritari”

Redazione 1

Caltanissetta. Un giovane nisseno sul concerto di Capodanno: “Investimento controverso; la Città ha altri bisogni prioritari”

Gio, 28/12/2023 - 10:44

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CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo nota di un giovane nisseno che ha voluto dire la propria sul prossimo concerto di Irama a Caltanissetta per Capodanno. Lo stesso giovane nisseno ha spiegato le ragioni del suo voler restare nell’anonimato in quanto non si vuole che “si pensi sia in campagna elettorale. Sono uno studente fuori sede da due anni e sogno di poter tornare a Caltanissetta, un giorno”.

“Il concerto di capodanno nella città di Caltanissetta – si legge nella nota – avrà un costo di circa 200.000 euro, elevato per un comune che presenta necessità urgenti in altri settori. Questo investimento è controverso, dal momento che la città ha altri bisogni prioritari, come la riparazione delle strade dissestate o il potenziamento dei servizi pubblici, che potrebbero essere trascurati a favore di un evento di intrattenimento di qualche ora.

Bisogna anche aggiungere l’annuncio tardivo (21 dicembre, a 10 giorni dall’evento) e la mancanza di adeguata pubblicità: questo può aver influenzato negativamente la partecipazione e il coinvolgimento delle persone che potrebbero andare al concerto dopo cena, per poi andarsene senza pernottare. Così succedendo, questo evento avrà un impatto economico effettivo sulla città o si limiterà a generare un ritorno di immagine?

Persiste, a mio parere, la necessità di una valutazione più accurata sull’uso dei fondi pubblici per eventi simili. Bisogna concentrarsi sulle priorità dei bisogni della comunità e sull’importanza di investimenti mirati per il suo reale sviluppo a lungo termine, non per un evento una tantum. Troppo spesso sentiamo la solita tiritera che il comune non ha soldi a sufficienza per sistemare le cose che non vanno (la città è piena di transenne, buche, strutture chiuse, erba alta dappertutto, ecc), e poi ci si ritrova a spendere soldi così”.

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