Incontri di sensibilizzazione sul tema delle vittime. Forti emozioni, giovedì 4 ottobre, in occasione della festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, promotore di pace, fratellanza e riconciliazione, i giovani dell’IPM insieme a due classi del Liceo Classico e Coreutico “R. Settimo” discutono sui temi legati alle vittime di reato.
Dopo il saluto di benvenuto della neo Direttrice dell’IPM Dott.ssa Viviana Savarino e l’introduzione del cappellano Don Alessandro Giambra, il Magistrato di Sorveglianza, la Dott.ssa Roberta Pettineo, ha parlato dell’importanza del riconoscere i propri errori e sul valore dell’incontro con le vittime.
Incontrarsi per conoscersi e riconoscersi, guardarsi negli occhi per scoprire i sentimenti gli uni degli altri e insieme cercare di riparare e recuperare le relazioni interrotte dal reato.
In seguito il Referente Locale per la Giustizia Riparativa, il Dott. Vincenzo Indorato ha spiegato ai presenti cos’è la giustizia riparativa, la funzione dei mediatori penali e il percorso effettuato per una riparazione e riconciliazione.
Estremamente forte la testimonianza dei genitori di Aldo Naro, il giovane medico sancataldese che è stato ucciso all’uscita di una discoteca il 14 febbraio 2015, ad oggi ancora un processo non del tutto concluso, che nasconde tutt’ora delle ombre. Il dolore dei genitori ancor oggi vivo nei loro cuori ha toccato tutti i presenti, i ragazzi dell’IPM e gli alunni del Liceo Classico hanno ascoltato con grande attenzione la voce tremante e commossa della madre, che raccontando la vita del figlio ha voluto lasciare un grande insegnamento: chiedere scusa non riporterà in vita il figlio, ma sarebbe stato il minino da poter ricevere da chi, ancora oggi il cui motivo è sconosciuto, ha tolto la vita di un innocente.
Infine, toccante e pieno di commozione, l’abbraccio tra la mediatrice penale Rita Puglisi con i coniugi Naro. La Puglisi a nome dell’intera società ha chiesto scusa perché ognuno di noi siamo responsabili non solo delle nostre azioni ma delle azioni di chi ci sta accanto, siamo chiamati in una comune responsabilità a farci carico dell’educazione dei nostri figli, dei nostri alunni e dei giovani che un giorno saranno il futuro della nostra società.
Altri incontri di questo tipo verranno programmati, per un percorso di crescita e maturità non solo per i ragazzi dell’IPM, ma si cercherà di dare delle piste di riflessione alle nuove generazioni su reato, vittima, reo, colpa e soprattutto sulla riconciliazione, il tutto in un’ottica di prevenzione in ambito scolastico e giovanile.