Salute

A Villalba celebrate la XXVIII Giornata della memoria la Giornata mondiale della poesia

Carmelo Barba

A Villalba celebrate la XXVIII Giornata della memoria la Giornata mondiale della poesia

Gio, 23/03/2023 - 09:07

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VILLALBA – Anche quest’anno, il 21 Marzo, in occasione della prima giornata di primavera, Libera ha celebrato la XXVIII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie alla quale hanno aderito le scuole di Villalba dirette dalla dott.ssa Loredana P. Matraxia. La prof.ssa Giuseppa Immordino, referente alla Legalità e alle Pari Opportunità dell’I.C. Vallelunga-Marianopoli, che ha organizzato l’evento villalbese, ha aperto la manifestazione ricordando che lo slogan di quest’anno “E’ possibile” vuole portarci a riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. Gli alunni e le alunne della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado, consapevoli di ciò, hanno partecipato assieme ai loro insegnanti al Corteo della Legalità e della Pace che si è concluso nel cortile delle scuole dove hanno recitato poesie, in concomitanza con la Giornata mondiale della poesia, e letto testi sulla legalità e sulla pace. Sottolineando che le mafie uccidono anche i bambini, i neonati, i ragazzini, gli alunni hanno ricordato che sono 122 le bare bianche che conta il nostro Paese. Dietro ognuna di loro vi è una storia da conoscere, da comprendere, una storia a cui ridare la dignità estirpatagli dalla malavita. Particolarmente emozionante, infatti, è risultata la lettura dei nomi dei minori, con alcuni particolari delle loro brevi vite, vittime innocenti della criminalità organizzata. La professoressa Immordino, ha chiuso ringraziando per la loro partecipazione la società civile e politica, la polizia municipale e le forze dell’ordine locali e ha salutato i convenuti citando le parole di Antonino Caponnetto, il magistrato siciliano che è stato uno dei personaggi simbolo della lotta contro il crimine organizzato in Italia: “la mafia teme più la scuola della giustizia. L’istruzione toglie l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa “.

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