Salute

Tumori: oncologi, maggiore incidenza se reddito piu’ basso

Redazione

Tumori: oncologi, maggiore incidenza se reddito piu’ basso

Ven, 03/02/2023 - 17:33

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Colmare i divari territoriali per gli screening. E assumere personale per le pratiche amministrative. Sono le richieste dell’Associazione italiana di oncologia medica – Aiom che, alla vigilia del World Cancer Day, ha promosso presso la Sala Capitolare del Senato il convegno ‘Close the care gap’. In Europa il 32% delle morti per cancro negli uomini e il 16% nelle donne sono associati alle disuguaglianze socioeconomiche, in particolare a bassi livelli di istruzione e reddito.

Le persone meno istruite e con un reddito piu’ basso adottano stili di vita scorretti, eseguono con scarsa frequenza gli screening, non accedono ai sistemi sanitari e troppo spesso arrivano alla diagnosi di tumore in fase gia’ avanzata. Queste disparita’ sono meno evidenti nei Paesi che presentano sistemi sanitari universalistici come il nostro. Secondo gli oncologi, pero’, l’Italia, deve colmare il divario nell’adesione ai programmi di screening che ancora permane fra Nord e Sud.

“Chiediamo al governo e al ministro della Salute una grande attenzione verso i pazienti oncologici – spiega all’AGI il presidente Aiom Saverio Cinieri -. Siamo di fronte a una reale pandemia, i casi stanno raddoppiando in tutto il mondo”.

Secondo Cinieri, per far si’ che non ci siano divari a livello regionale, “la prima importante azione da fare e’ porre attenzione agli screening, c’e’ una differenza fondamentale nell’adesione ai programmi per la diagnosi precoce tra Nord, Centro e Sud. Contro tutto questo, Aiom sta gia’ lavorando con le regioni”. “I gap si colmano applicando buone politiche a partire proprio dagli screening” sottolinea all’AGI anche il presidente eletto Aiom Francesco Perrone.

“In tutto il pianeta, ogni anno, si stimano 18 milioni di nuovi casi di tumore e sono quasi 10 milioni i decessi – spiega Cinieri -. In uno studio pubblicato recentemente, e’ stato evidenziato che, in Europa, il rischio di morire di cancro aumenta progressivamente al diminuire del livello socioeconomico. Vanno contrastati i principali fattori di rischio, tenendo conto di tutti i determinanti della salute, tra cui istruzione e status socioeconomico”. Richiama l’attenzione su “prevenzione e vaccinazioni” il presidente dell’Istituto Superiore di Sanita’ Silvio Brusaferro, in collegamento video.

“E’ rilevante l’uso delle vaccinazioni come strumento per modificare radicalmente il quadro epidemiologico – spiega Brusaferro, secondo il quale – la giornata contro il cancro e’ importante per ricordare il grande impegno che si sta portando avanti da molteplici attori su questo tema, che propone sempre nuove sfide e un approccio sperimentale”.