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L’omicidio di Caltanissetta, i carabinieri ricostruiscono le fasi della rissa mortale

Redazione

L’omicidio di Caltanissetta, i carabinieri ricostruiscono le fasi della rissa mortale

Mer, 30/11/2022 - 12:00

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Nuovi inquietanti particolari emergono sulla rissa mortale del 25 novembre scorso a Caltanissetta. Da quanto è stato accertato, entrambi i gruppi partecipanti al “duello rusticano” erano armati di coltello. Da una parte la famiglia Fiore, il padre Salvatore e i figli Kevin e Michele e dall’altra Marcello Tortorici, il fratello Massimo e Roberto Millaci, cognato di Marcello. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, in un primo momento si sarebbero incontrati in via San Domenico solo Marcello Tortorici e Kevin Fiore. Incontro al quale si sarebbe poi unito Massimo Tortorici. Accuse e minacce ma niente di più. Successivamente i tre si sarebbero nuovamente ritrovati. Ma la rissa sarebbe scoppiata dopo l’arrivo in auto di Michele e Salvatore Fiore. Quando i carabinieri sono arrivati in via San Domenico hanno trovato Marcello Tortorici agonizzante e, poco distante, Roberto Millaci con una vistosa ferita alla coscia da cui perdeva molto sangue. Nei filmati della videosorveglianza si è visto che anche la vittima era armata di coltello. Lo avrebbe fatto cadere poco prima di accasciarsi al suolo. Inoltre, mentre Kevin Fiore accoltellava a morte Marcello Tortorici con un fendente alla gola, il fratello Michele Fiore rincorreva Massimo Tortorici tornando poi da solo. Massimo Tortorici, ferito al petto, era infatti riuscito a fuggire sanguinante e a rifugiarsi presso la vicina caserma dei carabinieri. Dopo gli interrogatori tutti sono stati condotti in carcere dai carabinieri. Per tutti il reato è quello di rissa aggravata e porto di arma.

Per Kevin Fiore invece c’è pure l’omicidio. Quest’ultimo, pur avendo ancora solo 19 anni, in passato era già stato indagato per resistenza, danneggiamento seguito da incendio, porto di armi o oggetti atti ad offendere, lesioni personali, calunnia e violenza sessuale aggravata. Da poco aveva iniziato un periodo di recupero in una cooperativa sociale con un progetto concordato con l’Ufficio dei Servizi Sociali per i Minorenni. Kevin Fiore si occupava dell’assistenza al servizio di trasporto dei soggetti fragili e nell’ultimo periodo aveva iniziato a relazionarsi con gli altri mantenendo una condotta ineccepibile. Almeno fino a quella sera quando sarebbe andato armato di coltello a risolvere una questione sentimentale che coinvolgeva la sua fidanzata e il figlio minorenne di Roberto Millaci e avrebbe inseguito e ucciso con una coltellata alla gola Marcello Tortorici. (ITALPRESS). xl2/vbo/red 30-Nov-22 11:46 NNNN