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Elezioni, Letta. “Italiani devono scegliere tra 2 poli: centrosinistra o estrema destra”

Redazione 2

Elezioni, Letta. “Italiani devono scegliere tra 2 poli: centrosinistra o estrema destra”

Gio, 25/08/2022 - 08:41

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Intervistato da Repubblica (ed. Bologna), il segretario del Pd, Enrico Letta, ribadisce le ragioni della rottura con i pentastellati sottolineando che “al Pd va riconosciuto la guida di un percorso, talvolta faticosissimo e complesso, per costruire un centrosinistra largo e plurale.

Il M5S, facendo cadere il governo, ha interrotto quel percorso. E tradendo pochi giorni fa il patto sottoscritto con 30mila elettori delle primarie in Sicilia si è ulteriormente allontanato da noi. Quanto agli altri, ci presentiamo al voto politico con un’intesa ampia che tiene insieme la lista dei democratici e progressisti, Sinistra Italiana, i Verdi, i liberali di +Europa con Emma Bonino e il movimento civico di Luigi Di Maio. Ne sono orgoglioso. Chi è stato protagonista di giravolte last minute di fatto ha deciso di essere ininfluente o aiutare Meloni ad arrivare a Palazzo Chigi.

Noi pensiamo che ci sia una sola alternativa: o il centrosinistra o la destra estrema. Gli elettori devono scegliere tra questi due poli”. Stefano Bonaccini insiste sul modello emiliano-romagnolo di alleanza, da sinistra a Iv. Ma è esportabile in Italia? “Ripeto: non ho mai creduto all’isolamento del Pd. E le coalizioni si costruiscono sulla base di valori e condotte condivise. Ovviamente molto dipende dagli interlocutori e dalla volontà di far prevalere il noi sull’io.

Ecco, a livello nazionale gli egocentrismi mi pare si siano rivelati piuttosto ingombranti”. Ci sono due visioni però. La coalizione larga di Bonaccini, che parla al centro o un Pd laburista, che parli a sinistra, come dice Lepore. Sono diverse? “No, sono complementari. Il nostro progetto è costruire un Paese dove tutte e tutti possano sentirsi a casa. Per questo si regge su tre pilastri: sviluppo sostenibile e transizioni ecologica e digitale; lavoro, conoscenza e giustizia sociale; diritti e cittadinanza. Non esiste nessuna opposizione tra crescita, agenda sociale e diritti civili”.

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