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Sicilia: scuole chiuse e conflitti tra decisioni (il)legittime

Redazione 2

Sicilia: scuole chiuse e conflitti tra decisioni (il)legittime

Sab, 15/01/2022 - 17:53

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Scuole chiuse: le responsabilità di un'emergenza che si poteva gestire

Il Segretario Regionale Riformazione del Partito Comunista Mimmo Cosentino ha commentato tutto il caos che a livello regionale si è creato attorno alla scuola. Il referente ha sottolineato come la discussione attorno allo slittamento delle vacanze di Natale e conseguente riapertura delle scuole ha distolto l’attenzione dai veri problemi.

“Non si può non rimanere turbati e sospettosi sulle motivazioni che hanno portato la regione Sicilia a procrastinare al 13 gennaio la riapertura delle scuole, e la stragrande maggioranza dei sindaci dell’isola ad allungarne la chiusura fino al 17 – ha esordito -. Ne viene fuori un conflitto di decisioni, segno della incapacità a confrontarsi e a collaborare per la soluzione dei problemi, con la conseguenza di oscurare le responsabilità di questo caos, che mette in difficoltà le famiglie, i lavoratori, gli studenti, gli stessi insegnanti”.

RCP punta il dito verso precise figure istituzionali che, in questo periodo, avrebbero dovuto parlare di ben altro: “Le responsabilità principali sono di Draghi e dei suoi ministri, e poi a scendere di quelle istituzioni, da quelle sanitarie a quelle scolastiche fino a quelle degli enti locali, che avrebbero dovuto creare le condizioni minime per una ripresa delle lezioni in sicurezza.

E invece non si hanno notizie delle mascherine Ffp2, degli umidificatori, del dimezzamento delle classi pollaio, della nomina dei supplenti, del potenziamento dei trasporti pubblici. Rifondazione comunista ritiene che occorra sottrarsi alla falsa contrapposizione tra scuola aperta a prescindere e didattica a distanza: occorre concretizzare tutte le condizioni per mettere le scuole in sicurezza per garantire fattivamente il diritto ai saperi.

Ciò significa rendere disponibili da parte del governo nazionale e della regione i trasferimenti finanziari per gli interventi di sanificazione degli ambienti e di diversificazione della didattica.

E indirizzare il Pnrr a favore del rilancio della scuola e della sanità pubblica, invece che ingrassare le rendite della speculazione, così come finora ha fatto il governo Draghi, sostenuto dall’intero arco parlamentare, dal Pd alla Lega, da Renzi a Forza Italia. Rifondazione comunista è impegnata in questa direzione e partecipa alle mobilitazioni dei comitati di lotta, della Flc, dei Cobas scuola, della USB. La rivoluzione non dorme, non fa compromessi non si svende, opera per l’alternativa alla barbarie neoliberista”.

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