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Caltanissetta, la “Befana” del Lions Club arriva a Sant’Agata

Redazione 2

Caltanissetta, la “Befana” del Lions Club arriva a Sant’Agata

Gio, 06/01/2022 - 10:48

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Il Lions Club Caltanissetta, sempre attento ai bisogni del territorio, ha organizzato, nel giorno della Befana, la consegna dei doni per i bambini dell’associazione Sant’Agata.

L’arrivo della Befana, che porta il regalo ai bambini più buoni, è un’antica tradizione dalle origini eterogenee.
C’è chi, addirittura, fa risalire questa tradizione “all’anno zero” a Betlemme.


Una fiaba di don Giampaolo Perugini narra di un’anziana donna che viveva ne pressi di Betlemme. Una vecchietta buona nell’animo ma indurita dalla solitudine.
La notte tra il 5 e il 6 gennaio i Re Magi si fermarono nel suo villaggio per far riposare i cammelli e passare la notte.
Uno di loro, passando nella sua casa le spiegò che andavano a trovare il bambino che avrebbe salvato il mondo dall’egoismo e dalla morte. Gli portavano oro, incenso e mirra e le propose di accompagnarli e portare un dono.
Lei rifiutò ma, spinta dalla compassione, cucì una calza per il piccolo.
Passarono 30 anni e la donna, ingentilita da quella visita, era diventata buona e generosa. Ogni notte, al ricordo di quell’incontro, il suo cuore piangeva di vergogna per il misero dono che aveva fatto portare a Gesù dal re magio: una calza vuota… una calza sola, neanche un paio!
Una notte Gesù risorto le apparve in sogno e le disse: “Coraggio Befana! Io ti perdono. Ti darò vita e salute ancora per molti anni. Il regalo che tu non sei venuta a portarmi quando ero bambino ora lo porterai a tutti i bambini da parte mia. Volerai da ogni capo all’altro della terra sulla tua scopa di paglia e porterai una calza piena di caramelle e di regali ad ogni bambino che a Natale avrà fatto il presepio e che, il sei gennaio, avrà messo i re magi nel presepio. Ma mi raccomando! Che il bambino sia stato anche buono, non egoista… altrimenti gli metterai del carbone dentro la calza sperando che l’anno dopo si comporti da bambino generoso”. E la Befana fece così e così ancora sta facendo per obbedire a Gesù. Durante tutto l’anno, piena di indicibile gioia, fa le calze per i bambini… ed il sei gennaio gliele porta piene di caramelle e di doni.

L’associazione Sant’Agata e il Lions club di Caltanissetta onorano questa tradizione trasformandosi nella versione moderna della Befana e prendendosi cura di tutti i bambini che incontrano nel loro percorso a prescindere dall’età, sesso ed etnia.

Non è la prima volta che queste due realtà si incontrano e operano in sinergia per il benessere fisico e psicologico dei bambini che l’associazione ha preso in carico.

Nel mese di dicembre, grazie al sostegno economico del Club Service nisseno che quest’anno è presieduto da Calogero Pernaci, è stata messa in scena al teatro Margherita una rivisitazione della fiaba di Cappuccetto Rosso. Due serate di beneficenza che hanno consentito di raccogliere fondi e, al contempo, di consentire al bambini di sentirsi protagonisti davanti a una platea composta da loro coetanei e dalle loro famiglie.

Grato ai questi benefattori e dell’attenzione rivolta ai bambini con minori opportunità si è mostrato Padre Sergio Kalizak (nella foto in basso), parroco di Sant’Agata e Presidente dell’omonima associazione.
“L’arrivo dei Magi per la religione cristiana è un appuntamento che deve essere onorato e celebrato poiché rappresenta il riconoscimento della nascita del figlio di Dio, un’opportunità per far risuonare la gioia del Natale e la manifestazione del Signore in tutti i popoli della terra”.

E per proseguire nella strada della giustizia l’associazione Sant’Agata offre quattro suggerimenti:
-Alzare lo sguardo verso l’alto. Uscire dal perimetro del nostro paese, della nostra Parrocchia.
-Mettersi in strada dietro una stella. Per trovare Cristo, per accettare il dono della fede occorre andare, indagare, viaggiare con l’intelligenza e con il cuore.
Cercare è già un po’ trovare, ma trovare Cristo vuol dire cercarlo ancora. Andando però insieme, come i maghi. Da soli non si arriva troppo lontano.
-Non temere di sbagliare. Occorre l’infinita pazienza di ricominciare, e di interrogare di nuovo la Parola.
– Desiderare. Il dono più prezioso che i Maghi possono offrire è il loro stesso viaggio, lungo quasi due anni; il dono più grande è il loro desiderio.
Desiderare significa, letteralmente, “mancanza di stelle”, nel senso di “avvertire la mancanza delle stelle”.
Desiderare, voce del verbo “ricercare appassionatamente”.

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