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Caltanissetta, Gambino chiarisce: “Lunedì le scuole riaprono, non abbiamo strumenti giuridici per stabilire la chiusura”

Redazione 2

Caltanissetta, Gambino chiarisce: “Lunedì le scuole riaprono, non abbiamo strumenti giuridici per stabilire la chiusura”

Sab, 15/01/2022 - 16:15

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“E’ giusto chiarire la situazione ai cittadini e spiegare le normative di legge che spiegano perchè lunedì gli studenti torneranno in classe”. Ha esordito così il Sindaco Roberto Gambino tramite il suo profilo istituzionale social per spiegare che gli studenti torneranno a scuola.

“Voglio innanzi tutto rassicurare i genitori che manderanno lunedì i loro figli in classe: i dirigenti sono pronti a gestire la situazione nel migliore dei modi”.

Il Sindaco ha voluto anche condannare chi, attraverso i social, diffonde informazioni non completamente corrette erigendosi a esperto in materia. Questo atteggiamento viene contestato dal primo cittadino soprattutto perchè, in un momento così delicato nel quale i contagi aumentano e con essa la paura, non è opportuno seminare confusione e inesattezze. “Non abbiamo strumenti giuridici per poter giustificare la chiusura delle scuole e lo voglio spiegare anche agli amanti di diritto sui social i giuristi ed esperti di didattica che si dilettano a scrivere sui social informazioni che però non corrette”.

Roberto Gambino spiega, ancora una volta, che la decisione di chiudere le scuole non è una decisione che può prendere un Sindaco seguendo il suo personale ed esclusivo pensiero o ascoltando umori e sensazioni dei suoi concittadini. “Noi sindaci non abbiamo alcuna facoltà di decidere sulla didattica a distanza, quella è competenza dei dirigenti scolasici. La decisione sullo stato di emergenza pandemica, invece, si basa su parametri stabiliti dal decreto legge e registrati dalle autorità sanitarie alla luce dei tamponi processati. Al momento a Caltanissetta questi dati sono al di sotto dei termini di legge e, dunque, le scuole possono e devono riaprire”.

Un altra “frecciatina” è arrivata a tutti gli utenti, leoni da tastiera, che scrivono sui social e sono pronti a criticare ogni imprecisione involontariamente emersa senza considerare il contesto di riferimento. “Può capitare di sbagliare e allora questa volta leggerò i riferimenti di legge per essere più chiaro e preciso – ha sottolineato -. In zona arancione, in realtà, secondo la vigente normativa non si possono chiudere le scuole quindi anche i provvedimenti di chiusura potrebbero essere impugnabili.

Ciò in base alla normativa vigente, il decreto legge numero 111 del 2021 comma 1 e 4 che prevede che i sindaci per i singoli istituti possono procedere alla chiusura della scuola esclusivamente in zona rossa e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Sars COV 2 o una sua variante nella popolazione scolastica. I provvedimenti di cui al primo periodo sono motivatamente adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità in particolare con riferimento a loro ambito di applicazione”.

La normativa, dunque, è chiara e non lascia alcun dubbio di ulteriore interpretazione. La norma attuale è valida fino al 31 marzo 2022.

Un messaggio il Sindaco ha voluto rivolgerlo anche agli studenti che da marzo 2020 hanno vissuto un periodo eccezionale distanziato da tutti i coetanei. “Una situazione particolarmente pesante soprattutto durante l’adolescenza ma è fondamentale rispettare le regole e contrastare in questo modo questo maledetto virus che si presenta come un’influenza ma che deve essere arginata nel migliore modo possibile.

Fidatevi dei vostri docenti, dei vostri dirigenti. Non smettete mai di alimentare, come diceva Steve Jobs, la vostra fame di conoscenza e di follia ma ricordate sempre di dover fare i conti con questa pandemia. Tornate a scuola con fiducia e sicurezza. E buono studio a tutti”.