Salute

Caltanissetta, convegno Fadoi: “Importanti suggerimenti per la gestione del Covid 19”

Redazione 2

Caltanissetta, convegno Fadoi: “Importanti suggerimenti per la gestione del Covid 19”

Sab, 13/11/2021 - 19:18

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E’ un bilancio assolutamente positivo quello tracciato dal presidente regionale della Fadoi (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri), il medico internista dell’ospedale Sant’Elia Maurizio Alletto, al termine del congresso “L’internista del terzo millennio: tra complessita’ e innovazione” che si e’ tenuto a Caltanissetta.

Parallelamente si e’ svolto il congresso dedicato agli infermieri. “L’Ani’mo, presieduta da Mariella Di Grigoli – spiega Alletto – e’ l’espressione degli infermieri che lavorano nelle Medicine Interne con i quali lavoriamo fianco a fianco e quindi ci deve essere sicuramente sinergia e unita’ di intenti nell’interesse del paziente.

Dal congresso Fadoi sono usciti tanti suggerimenti importanti su alcune patologie quali diabete, broncopneumopatie, cardiopatie, e ampio spazio e’ stato dedicato al post covid. In particolare riguardo la formazione di nuove equipe multidisciplinari”.

“I pazienti che hanno avuto una infezione da covid-19 particolarmente grave e importante – spiega Alletto – hanno bisogno di lunghi periodi di assistenza medico-riabilitativa e infermieristica, a causa dei danni dovuti all’infezione non sono solo a livello respiratorio ma anche a livello di altri organi e apparati, causati dal prolungato allettamento. Andiamo dalla perdita di massa muscolare con conseguente riduzione della funzionalita’ motoria, turbe dell’equilibrio, ulcere cutanee da decubito e tutta una serie di problematiche che necessitano di un primo approccio e inquadramento in ospedale e una prosecuzione delle cure al proprio domicilio.

In futuro, proprio a causa del covid-19 avremo una nuova categoria di pazienti, anche giovani, che fino ad ora non pensavamo di poter avere, con problematiche psichiatriche, disturbi motori, dell’equilibrio e altre patologie”. Alletto non ha dubbi: si devono temere piu’ gli effetti, anche a lungo termine, dell’infezione da covid-19 che i possibili, seppur rarissimi, effetti collaterali del vaccino.

“Oggi abbiamo appreso dalla relazione del professore Mauro Campanini – continua Alletto – che il vaccino e’ assolutamente sicuro e non ci sono relazioni con chi e’ affetto da problemi di trombofilia. Come tutti i vaccini e come tutti i farmaci e’ gravato da eventuali effetti collaterali che in una minima percentuale si possono verificare. Ma questo puo’ accadere anche prendendo una tachipirina o un’aspirina. Il vaccino antinfluenzale e’ sicuramente meno sperimentato del vaccino anticovid perche’ ogni anno viene aggiunto un antigene nuovo di un virus che, per esempio, in questo momento si sta manifestando in Africa o in America e ancora da noi non e’ arrivato”.

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