Salute

Covid, Figliuolo: “Da maggio più vaccini per tutti”

Redazione

Covid, Figliuolo: “Da maggio più vaccini per tutti”

Gio, 15/04/2021 - 09:43

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Il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha un’idea fissa: “Dobbiamo uscire da questa situazione”. E un’ossessione: “Anche ieri 469 morti. Dobbiamo venirne fuori. L’età media delle vittime è ottant’anni, ma ora sta scendendo a 65. Bisogna fare in fretta. Ecco qual è lo spirito dell’ordinanza con cui abbiamo imposto la priorità agli anziani, checché ne dica qualche presidente di Regione. Dobbiamo proteggere i più esposti, se non facessimo di tutto per riuscirci saremmo dei criminali”.

Il generale ha fatto visita ieri alla sede de La Stampa ed ha raccontato la sfida che ha ingaggiato con il virus: assicurarsi le scorte di vaccini necessarie, organizzare la consegna e somministrazione, ma anche infondere fiducia, rassicurare una popolazione stremata. “Riusciremo a centrare l’obiettivo delle 500 mila somministrazioni al giorno”, ha affermato, prima di commentare una buona notizia dopo tanti inciampi.

“Me l’ha comunicata direttamente il presidente Draghi: in questo trimestre l’Europa avrà 50 milioni di dosi in più di Pfizer, che per l’Italia significa quasi 7 milioni. Circa 670 mila conto di averle entro fine mese, altri 2 milioni e 150 mila a maggio e le restanti 4 milioni a giugno. È un carico che ci permette di tamponare la situazione e le limitazioni sugli altri vaccini e che ci consentirà di avere 17 milioni di dosi a maggio, una potenza di fuoco superiore alle 500mila somministrazioni al giorno”, ha sottolineato.

“Ora, lo ripeto, dobbiamo esaurire gli over 80 e andare rapidi sugli over 70. Ci sono sei regioni che in due o tre giorni chiuderanno il conto con la prima dose per gli ottantenni. Altre, come il Piemonte, seguiranno subito dopo, in cinque o sei giorni”, ha precisato Figliuolo. “Dal 10-15 maggio possiamo partire con le vaccinazioni in azienda. Si andrà in parallelo multiplo. Ora ne parlerò con il premier e con la comunità scientifica: possiamo anche decidere di vaccinare in contemporanea la fascia 30-59 anni. Possiamo pensare di farli tutti insieme, ovviamente dando sempre la priorità a chi è più anziano ma anche valutando le mansioni che ciascuno ricopre, o la sua esposizione al rischio”, ha aggiunto.

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