Salute

Caltanissetta, Alternanza Scuola Lavoro: il passaggio dalla presenza fisica alla piattaforma online

Marcella Sardo

Caltanissetta, Alternanza Scuola Lavoro: il passaggio dalla presenza fisica alla piattaforma online

Mer, 14/04/2021 - 11:10

Condividi su:

Da marzo 2020 tutta l’Italia ha cambiato le proprie abitudini, compreso il mondo della scuola e i progetti di Alternanza Scuola Lavoro.

I percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) – come sono stati ridefiniti e ridisegnati con una normativa del 2019 – sono nati per aiutare gli studenti a comprendere cosa fare dopo il conseguimento del diploma.

“Cosa fare” ma anche “cosa non fare” cercando di comprendere aspirazioni, attitudini e l’intima vocazione. Una chiarezza e consapevolezza che permette di poter orientare il giovane senza “fare errori” prima che il prezzo da pagare, in termini di risorse e di tempo, sia troppo costoso.

“Trarre il meglio da ciascuno di loro è diventato molto più complesso da quando tutti i progetti sono migrati nelle piattaforme digitali – ha commentato Giuseppe La Placa, referente dei progetti PCTO per l’Ufficio Scolastico Regionale relativamente all’ambito territoriale di Caltanissetta -. Prima della pandemia organizzavamo seminari, incontri in presenza e incentivavamo la partecipazione attiva degli allievi nelle aziende”.

Questo, infatti, era considerato il modo migliore per poter trasformare le conoscenze teoriche e le abilità pratiche acquisite a scuola in competenze funzionali per il mondo del lavoro. Il lockdown della primavera del 2020, al quale hanno seguito le chiusure obbligatorie imposte nell’anno scolastico 2020/21 a causa della zona rossa, il distanziamento fisico, il contingentamento degli accessi e il protocollo di sicurezza anti Covid hanno sbarrato le porte delle aziende a moltissimi allievi.

“Ci auguriamo che presto gli alunni possano tornare in azienda per poter completare i percorsi trasversali in modo tradizionale – ha proseguito La Placa -. Il rischio attuale, infatti, è che si trasformi questo importante momento di orientamento e acquisizione di soft skill in una videolezione noiosa o poco produttiva. I docenti stanno traendo il meglio da questa situazione anche attraverso la pianificazione di aziende simulate. Siamo consapevoli, però, che il mondo della scuola è fatto di contatto diretto e relazioni umane”.

“Le scuole non si sono fermate e l’esperienza dell’anno scorso ci è servita per non farci cogliere impreparati. Gli insegnanti e gli assistenti tecnici si sono subito organizzati per poter rimodulare tutte le attività legate ai PCTO e alla didattica laboratoriale – ha spiegato Laura Zurli, dirigente dell’istituto Sebastiano Mottura di Caltanissetta (nella foto in basso) -. Abbiamo attivato, attraverso la piattaforma del MIUR, il corso per il protocollo di sicurezza e, al termine di questa tappa obbligatoria e basilare, avviato l’impresa formativa simulata con Confao, il Consorzio Nazionale per la Formazione, l’Aggiornamento e l’Orientamento. Abbiamo fatto riaprire i laboratori agli assistenti tecnici per abbinare la teoria alla pratica svolta negli ambienti ben noti ai nostri allievi”.

Giuridicamente le direttive nazionali hanno dato la possibilità di continuare le attività di PCTO anche in azienda. Gli organi collegiali dell’istituto nisseno, anche dopo aver sondato perplessità e necessità della loro popolazione scolastica, afferente a tutta la provincia di Caltanissetta, hanno deciso di procedere in modalità digitale attraverso piattaforme e laboratori simulati online.

“Le aziende simulate erano già previste nella normativa dei PCTO e realizzate attraverso i PON – ha proseguito la dirigente -. Abbiamo, dunque, approfittato di questa opportunità. I tutor di classe hanno virtualmente accompagnato i giovani in questo percorso formativo senza farli entrare fisicamente dentro le aziende”.

Tra le opportunità offerte la scuola ha selezionato e valutato i moduli più funzionali per ciascun indirizzo di studio, li ha acquistati e messi a disposizione degli allievi, cercando di dare solidità ai pilastri della formazione attualmente più compromessi: inclusione, integrazione e didattica laboratoriale.

“Comprendiamo le difficoltà dei genitori e i loro timori nell’eventualità di contrarre il virus all’esterno dei cancelli della scuola e durante il trasporto extra urbano – ha concluso la dirigente -. Vogliamo ribadire che le nostre scuole sono sicure, il protocollo anti Covid è ben funzionale ed efficace. Noi siamo pronti per qualsiasi decisione venga stabilita dalle istituzioni. Ci auguriamo, però, di poter tornare a breve ad accogliere gli studenti in aula”.

Articoli correlati