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Meloni: “Fdi non si piega a idea democrazia dimezzata”

Redazione

Meloni: “Fdi non si piega a idea democrazia dimezzata”

Gio, 18/02/2021 - 09:17

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“Non si tratta ne’ di essere pro o contro Draghi – personalita’ certamente rispettabile – e nemmeno di essere pro o contro l’Europa, sulla cui costruzione futura e’ legittimo avere opinioni differenti. Si tratta, piu’ semplicemente, di non rassegnarsi all’idea che quella italiana sia una democrazia dimezzata, nella quale il voto dei cittadini conta sempre meno e quando il gioco si fa duro arriva qualcuno calato dall’alto per provare a fare cio’ che chi viene scelto dal popolo non saprebbe certamente fare”.

Cosi’ la leader di Fdi Giorgia Meloni in una lettera a Repubblica; “a questo racconto – dice – che fa dell’Italia una Nazione arretrata e non un’avanguardia come si vuole raccontare, Fratelli d’Italia non si pieghera’ mai”. Spiega che e’ “incomprensibile la tesi secondo la quale la scelta di Fratelli d’Italia di garantire una opposizione sarebbe irresponsabile e contraria all’interesse della Nazione. E’ semmai il contrario, atteso che senza opposizione non puo’ esistere democrazia”. “In molti hanno fatto dell’europeismo lo spartiacque su cui il nuovo governo e’ nato – osserva – ma in realta’ si sarebbe dovuto parlare dell’adesione di una certa visione di Europa.

Lo stesso Draghi, nel suo intervento programmatico, ha ben chiarito la sua prospettiva: quella di una sempre maggiore cessione di sovranita’ dagli Stati nazionali all’Unione europea. Ecco, noi abbiamo una visione diversa e non per questo siamo nemici dell’Europa”. “Del resto, e qui sta il punto politico, la visione confederale dell’Europa a cui ci ispiriamo – rileva – ha sempre avuto piena cittadinanza nel dibattito europeo: dai padri fondatori che costruirono l’Europa sul motto ‘uniti nelle diversita” fino all’Europa delle Patrie di De Gaulle. Soltanto negli ultimi anni la narrazione mainstream ha costruito l’equazione tra europeismo e super-Stato Ue. Un’equazione che noi respingiamo”.

“L’europeismo rischia quindi di diventare una foglia di fico dietro la quale coprire un’operazione, quella del governo Draghi, costituzionalmente legittima – continua – ma politicamente senza eguali in Europa e forse nel mondo democratico. Un governo a guida tecnica nato nelle dinamiche di palazzo e’ un’anomalia soltanto italiana perche’ normalmente, nelle democrazie, il ricorso alle urne viene considerato il momento piu’ alto e non una tentazione golpista”

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