Salute

Coronavirus, Sicilia in zona arancione: cosa possiamo fare e cosa è vietato? IL VIDEO

Redazione

Coronavirus, Sicilia in zona arancione: cosa possiamo fare e cosa è vietato? IL VIDEO

Mer, 04/11/2020 - 20:47

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Quattro regioni in zona rossa, praticamente in lockdown, più altre due in zona arancione, dove il lockdown sarà più leggero. Giuseppe Conte annuncia l’elenco di regioni sottoposte a misure più restrittive a causa della particolare situazione del contagio e dell’affollamento degli ospedali In zona rossa ci sono Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. In queste aree saranno chiusi negozi e ristoranti, è vietato uscire ed entrare dalle regioni e anche spostarsi all’interno della regione stessa se non per motivi di salute, lavoro o necessità. Nelle aree arancione ci sono Puglia e Sicilia, qui verranno chiusi i ristoranti, ma non i negozi. Le altre regioni d’Italia sono zone “gialle” e non “verdi”, come ha spiegato il premier “perché il virus corre” e non ci sono aree verdi in questo momento.

Mi trovo in una zona arancione

Posso uscire dalla regione?
Nelle Regioni che rientrano nella fascia arancione sarà vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza.

Posso spostarmi dal comune di residenza?
Sarà inoltre vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute o per situazioni di necessità.

Quali sono i limiti ai servizi di ristorazione?
Nella zone arancioni vengono sospese le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering, con l’autorizzazione per tutti alle attività di ristorazione con consegna a domicilio.

L’ordinanza firmata dal ministro Speranza, che inserisce la SICILIA nelle regioni ‘arancioni’ per rischio Covid, prevede il coprifuoco dalla 22 alle 5 del mattino in tutta la Regione, “salvo comprovati motivi di necessità, lavoro e salute”.

Vietati anche gli spostamenti in entrata e in uscita dall’isola e da un Comune all’altro, con la raccomandazione di “evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune”.

Chiusi, 7 giorni su 7, bar e ristoranti. L’asporto è consentito fino alle 22, nessuna restrizione per le consegne a domicilio.

Chiusi anche i musei e le mostre, sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine.

Rimangono chiuse piscine, palestre, teatri e cinema. Aperti invece i centri sportivi. Chiudono, nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ma rimangono aperte le farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie e edicole che si trovano al loro interno.

Per quanto riguarda le scuole restano aperte quelle dell’infanzia, le elementari e le medie. Didattica a distanza invece per gli studenti delle scuole superiori ad eccezione per gli alunni con disabilità e in caso di laboratori. Chiuse anche le università. Le restrizioni entreranno in vigore da venerdì 6 novembre.
https://youtu.be/OBQE50pF0yw

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