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Caltanissetta, il grido del comparto spettacolo: siamo in ginocchio

La Sicilia

Caltanissetta, il grido del comparto spettacolo: siamo in ginocchio

Mar, 03/11/2020 - 10:37

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In attesa di capire quali saranno le
decisioni del Governo nazionale e
regionale sul fronte dell’emergen-
za Coronavirus, si levano altre
“grida di dolore” da parte di com-
parti lavorativi che sono pratica-
mente fermi, con centinaia di per-
sone prove di fonti di sostenta-
mento.
Il comparto dello spettacolo nis-
seno messo a dura prova, in pochi
del settore erano presenti alla ma-
nifestazione dello scorso venerdì
per protestare contro le limitazioni
introdotte dall’ultimo Dpcm del
presidente Conte, che ha imposto a
chiusura, tra le varie attività, anche
di teatri, cinema e palestre di dan-
za, dando un’ulteriore spallata, ad
un settore che già di per sé era da
tempo vessato dalle difficoltà sotto
il profilo economico preesistenti
alla pandemia.
Una protesta silenziosa quella
degli operatori dello spettacolo,
che è approdata anche a Caltanis-
setta come in molte altre città della
Sicilia, un silenzio che spiega quan-
to questo comparto a livello locale
stia scivolando in un baratro per
manifestare il loro senso di abban-
dono ed impotenza a fronte di un
sistema di regole che non gli con-
sente di lavorare e che allo stesso
tempo non garantisce loro gli aiuti
necessari per il sostentamento du-
rante questa nuova fase di chiusu-
ra delle loro attività.
Nonostante si ripeta che i teatri, i
cinema, sono tra i luoghi più sicuri
del Paese le nuove restrizioni la-
sciano presagire effetti economici
disastrosi.
Dice Aldo Miserandino la cui dit-
ta storicamente ha curato moltissi-
mi degli spettacoli del capoluogo
nisseno: «Il nostro settore è già for-
temente provato, e soprattutto le
nuove restrizioni hanno avuto ef-
fetti devastanti, da marzo ad ora
non abbiamo fatto niente, un mas-
simo di dieci eventi con 200 pagan-
ti, quindi eventi piccoli, dopodiché
si è fermato tutto. Il settore tecnico
è tutto in crisi, sono state tante le
manifestazioni a livello regionale e
nazionale, ma nessuno ci ha consi-
derato né ha dato risposte, nessun
risultato è stato raggiunto».
«A Caltanissetta è tutto fermo, fa
male vedere che di questo compar-
to nessuno dica niente – continua
Aldo Miserandino – Solo le scuole
di danza tra i settori che sono vicini
ai servizi che offriamo, hanno ma-
nifestato in piazza. Ora è tutto fer-
mo, non so cosa possa accadere più
in là. Io posso dire che sono fermo
dal mese di marzo e che hanno
messo in ginocchio la mia attività》.
Parole amare di chi ha investito
una vita nella propria attività. Po-
chissime le presenze degli operato-
ri dello spettacolo, i pochi presenti
portano con loro amarezza e preoc-
cupazioni. Gli organismi di tutta la
filiera culturale nelle manifesta-
zioni che si sono susseguite a livel-
lo nazionale hanno chiesto ristoro
diretto e compensi a fondo perduto
per un sostegno ai lavoratori del-
l’intero comparto: artisti e imprese
del settore musicale, teatrale e co-
reutico, operatori e tecnici dello
spettacolo, associazioni, centri e
circoli culturali, bande, cori e scuole d’arte.

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