Salute

Sindaco Plumeri al Presidente del Consiglio Lupo: “Perché non convochi il Consiglio Comunale? Io ancora non l’ho capito … o forse si! ”

Carmelo Barba

Sindaco Plumeri al Presidente del Consiglio Lupo: “Perché non convochi il Consiglio Comunale? Io ancora non l’ho capito … o forse si! ”

Dom, 07/06/2020 - 08:00

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VILLALBA – Una lunga serie di corrispondenze intercorse, in questi giorni, tra il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale di Villalba, hanno come oggetto la convocazione del Consiglio Comunale. Un ordine del giorno ricco di importanti e delicate proposte contenente, tra le altre cose,  la proposta approvata dalla giunta di utilizzare 160.000,00 dell’avanzo di amministrazione per aiuti alle attività commerciali, artigianali ed alle famiglie. Inoltre, la previsione della creazione di un capitolo di spesa ove confluiranno le somme del distretto sanitario D10 permettendo, così, l’assunzione di 5 lavoratori per la pulizia del Paese e del cimitero Comunale. Delibere che hanno immediata ricaduta economica e sociale nel territorio.

E’ il sindaco Alessandro Plumeri a mettere a conoscenza di questo, spiegando, in una nota,  che “l’ufficio ragioneria il 13 marzo 2020, ha presentato le proposte di delibera al Presidente del Consiglio Antonio Lupo per la convocazione di un Consiglio Comunale che racchiude in se anche importanti scadenze che potrebbero causare gravi danni all’Ente. Convocazione che, per legge, prevede l’espletamento entro  venti giorni a far data dalla presentazione della richiesta, quindi per la precisione il termine risultava scadere il 2 aprile. Ad oggi – continua il Sindaco – non è stata convocata nemmeno la conferenza dei capi gruppo. A seguito di una mia chiamata di sollecito per la convocazione del consiglio è pervenuta il 20 maggio presso gli uffici una nota del Presidente contenente le linee guida per lo svolgimento del consiglio comunale  in modalità telematica tramite videoconferenza. A seguito, perviene una nuova nota del 28 maggio dove il Presidente scrive “si conferma pertanto che il prossimo consiglio comunale verrà convocato dallo scrivente in modalità telematica. Si evidenzia che senza le dotazioni minime (firma digitale di tutti i consiglieri comunali, piattaforma informatica per lo svolgimento del consiglio comunale  e trasmissione di tutte le proposte di deliberazione, complete degli allegati, eventuali emendamenti e pareri non si potrà dare corso alla richiesta. “

Proposta che avrei condiviso,- afferma il Sindaco- se solo il Consiglio fosse stato svolto a tempo debito cioè due mesi fa, quando eravamo in piena emergenza epidemiologica. In quel caso, infatti, sarei stato il primo ad adoperarmi con tutti i mezzi disponibili per rendere la seduta fattibile in termini di sicurezza sanitaria. Ad oggi però, ci ritroviamo in usa fase di quasi totale apertura del lockdown come illustrato nell’ultimo DCPM, in un momento in cui non solo si sono resi possibili gli spostamenti tra regioni senza obbligo di quarantena ma anche le discoteche sono in procinto di riaprire.

Confesso che le motivazioni del Presidente non mi convincono e diventano, alla luce di ciò, ridicole e pretestuose e portano altresì a leggere fra le righe delle sue note, che forse la vera natura di questo rinvio sia un’altra. Ho l’impressione che il Presidente stia letteralmente scappando dalle sue responsabilità e stia cercando delle scuse, cosciente, (ed è questa la cosa che mi rammarica), che il suo comportamento inadempiente stia causando grossi problemi. Entro il 31 maggio, infatti, era prevista una scadenza che avrebbe potuto causare gravi danni all’ Ente, scadenza superata, fortunatamente, solo grazie ad una proroga nazionale uscita il 26 maggio, salvandoci così, da sanzione sicura.

Presidente, dice il Sindaco, perché utilizzi la tua bontà nel garantire l’osservanza delle regole anti covid, ormai per altro, in parte superate e facoltative, mascherando, così, la tua non volontà a convocare il Consiglio? Perché toglierci la possibilità di un confronto costruttivo e diretto nella sala consiliare, rispettando naturalmente le distanze e tutti gli accorgimenti che ci permettono di svolgere la nostre mansioni in totale sicurezza?? Perché dobbiamo affrontare spese economiche per la creazione di piattaforme e firme digitali da te “imposte” per la convocazione di un consiglio i cui componenti risultano a fine mandato?

Perché Presidente? Cosa temi che succeda di così grave in quell’occasione al punto da non poterci guardare dritto negli occhi? Il tuo interesse è veramente quello di garantire l’incolumità dei presenti oppure non sai ancora come gestire la discussione che sarai costretto ad affrontare in quella sede relativamente ai vari punti all’ordine del giorno che ti ricordo essere cruciali per il futuro? Io ancora non l’ho capito…… o forse si!”