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Caltanissetta, omicidio Adnan. Il ministro nisseno Provenzano: “Rivedere disciplina immigrazione

Redazione

Caltanissetta, omicidio Adnan. Il ministro nisseno Provenzano: “Rivedere disciplina immigrazione

Ven, 12/06/2020 - 10:16

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“L’omicidio di Adnan Siddique spinge il governo a “rivedere la disciplina dell’immigrazione”. Lo afferma il ministro nisseno al Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, nel giorno un cui a Caltanissetta si tiene una manifestazione per chiedere giustizia per il migrante pakistano ucciso perche’ aiutava e difendeva le vittime del caporalato. Adnan, scrive Provenzano su Facebook, viveva a Caltanissetta, di lavoro faceva il sarto: “Aveva 32 anni quando e’ stato ucciso, la notte di mercoledi’ scorso.

Adnan era coraggioso, e doveva essere una persona generosa. Dalle prime ricostruzioni dei fatti la sua disponibilita’ e’ stata la sua condanna a morte. Parlava bene l’italiano e si era offerto di accompagnare un amico vittima di caporalato a sporgere denuncia. Da quel momento la vittima e’ diventata lui”. 

Per il ministro Provenzano, Adnan “non si e’ perso d’animo e ha denunciato lui stesso le minacce ricevute, per quattro volteForse per questo e’ stato ucciso, per la sua generosita’ e per il suo coraggio. Le circostanze sono al vaglio degli inquirenti e la magistratura nissena e’ impegnata a fare chiarezza, spero al piu’ presto. Questo delitto non puo’ restare impunito. Gli assassini devono essere assicurati alla giustizia”.

Oggi a Caltanissetta, aggiunge il ministro, una manifestazione intende chiedere “giustizia e verita’ sull’omicidio di Adnan Siddique. E’ la mia citta’, ne sono orgoglioso. La sua morte rinnova in tutti noi un impegno: affermare la dignita’ di chi chiede aiuto, di chi e’ sfruttato, di chi e’ vittima di quell’odioso crimine che si chiama caporalato.

Il governo e’ chiamato a combatterlo con maggiore impegno, rafforzando i controlli e mettendo questa battaglia al centro di una strategia per rafforzare e modernizzare il settore agricolo. Ma non basta. Avevamo assunto l’impegno a rivedere la disciplina dell’immigrazione, che oggi genera insicurezza e ingiustizia, espone intere comunita’ alla vulnerabilita’, al ricatto dei poteri criminali. E’ passato troppo tempo, ora dobbiamo onorare quell’impegno. Da oggi, anche per onorare la memoria di Adnan”.

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