Salute

Musumeci: “Sicilia, potremmo riaprire anche più tardi. Serve filtro sanitario per i turisti”

Redazione

Musumeci: “Sicilia, potremmo riaprire anche più tardi. Serve filtro sanitario per i turisti”

Gio, 28/05/2020 - 09:30

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“La Sicilia potrebbe riaprire più tardi. E serve un filtro sanitario per i turisti”. E’ quanto dice il Governatore siciliano Nello MUSUMECI in una intervista al Messaggero in cui frena sulle aperture. “Noi in Sicilia – dice – abbiamo fatto una ordinanza che impedisce di entrare nella regione non fino al 4 ma fino al 7 giugno. E ora dobbiamo farne un’altra che conferma questa o la modifichi. Con il cuore aprirei l’isola ai turisti già dal 7 giugno.

Ma con la ragione dico: aspettiamo il dato epidemiologico nazionale che sta per arrivare e sulla base di questo decidiamo”. “Ma tutti insieme – spiega – presidenti regionali e governo, dobbiamo confrontarci e credo lo faremo sabato. Non si può avviare una fase in una logica da macchia di leopardo, Ci vuole una responsabilità condivisa da tutti”. MUSUMECI torna anche a parlare del ‘passaporto sanitario’, una patente di immunità a chi viene dal Nord, e spiega: “Io lo chiamo protocollo per potere garantire la sicurezza sanitaria e la tranquillità sociale di chi in Sicilia arriva e di chi in Sicilia vive.

Stiamo lavorando per mettere a punto questo documento che dia serenità a tutti. A chi arriva chiederemo garanzie sullo stato di salute, informazioni sulla situazione familiare a proposito di malattie e virus”. E annuncia che nelle prossime ore deciderà “che cosa deve presentare un turista lombardo o di altra provenienza. Occorre filtrare chi arriva da noi”. E parlando del governo Conte sostiene che ha avuto “fasi alterne”. Sul ‘clima d’odio’ denunciato dal governatore lombardo Fontana, MUSUMECI dice: “Non mi oare proprio, nei nostri ospedali abbiamo ospitato pazienti bergamaschi, arrivati quasi in coma. E sono andati via guariti dopo essersi tatuati per ringraziamento l’immagine della Sicilia sul petto”. E conclude: “L’Italia può ripartire cominciando dal Sud con un grande piano di infrastrutture”.

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