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Gela, operai licenziati, Mancuso (FI): “Inefficienza della deputazione nazionale, invito il Ministro dell’ambiente a intervenire”

Redazione

Gela, operai licenziati, Mancuso (FI): “Inefficienza della deputazione nazionale, invito il Ministro dell’ambiente a intervenire”

Mar, 03/12/2019 - 17:37

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PALERMO – “Prendiamo atto dell’assenza o dell’inefficienza della deputazione nazionale in particolare quella governativa. Non è possibile che dalle Istituzioni regionali si è riusciti ad avere il via in pochi giorni, mentre a causa della burocrazia centrale, c’è il rischio di far sfumare una grande opportunità per il territorio. Invito il Ministro dell’ambiente a intervenire pubblicamente sulla vertenza”. A riferirlo è il deputato di Forza Italia all’Ars, on. Michele Mancuso, circa la chiusura dei cantieri dell’indotto alla Green Refinery dell’Eni in segno di protesta contro il licenziamento dei 15 dipendenti della ditta Tes.

Di fatto – conclude il Parlamentare – tale cortocircuito burocratico sta causando il mancato rinnovo delle commesse di lavoro sia per la manutenzione che per la costruzione di nuovi impianti, con il pericolo di perdere le somme che Eni avrebbe impegnato su GelaMi chiedo come da Roma possano dormire sonni tranquilli sapendo del problema creato, oltre ai posti di lavoro persi. Noi, insieme alle rappresentanze istituzionali del territorio, saremo pronti a qualsiasi forma di protesta, consapevoli che non si può più rinviare una situazione così grave”.

Palermo, 03/12/2019: “Prendiamo atto dell’assenza o dell’inefficienza della deputazione nazionale in particolare quella governativa. Non è possibile che dalle Istituzioni regionali si è riusciti ad avere il via in pochi giorni, mentre a causa della burocrazia centrale, c’è il rischio di far sfumare una grande opportunità per il territorio. Invito il Ministro dell’ambiente a intervenire pubblicamente sulla vertenza”. A riferirlo è il deputato di Forza Italia all’Ars, on. Michele Mancuso, circa la chiusura dei cantieri dell’indotto alla Green Refinery dell’Eni in segno di protesta contro il licenziamento dei 15 dipendenti della ditta Tes.

Di fatto – conclude il Parlamentare – tale cortocircuito burocratico sta causando il mancato rinnovo delle commesse di lavoro sia per la manutenzione che per la costruzione di nuovi impianti, con il pericolo di perdere le somme che Eni avrebbe impegnato su GelaMi chiedo come da Roma possano dormire sonni tranquilli sapendo del problema creato, oltre ai posti di lavoro persi. Noi, insieme alle rappresentanze istituzionali del territorio, saremo pronti a qualsiasi forma di protesta, consapevoli che non si può più rinviare una situazione così grave”.