Salute

Caltanissetta, sentinelle di prossimità: l’esempio del Vescovo per un Natale di solidarietà e di condivisione

Redazione

Caltanissetta, sentinelle di prossimità: l’esempio del Vescovo per un Natale di solidarietà e di condivisione

Mer, 18/12/2019 - 11:17

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Il Natale nella Diocesi di Caltanissetta è un cammino di riflessione spirituale e di solidarietà: le due Lectio di Avvento del Vescovo, Mons. Mario Russotto, per i giovani e per gli sposi e i fidanzati hanno approfondito il tema del passaggio dal buio alla luce vivendo in prima persona la testimonianza cristiana.

In questo orizzonte la presenza del Vescovo Mario nei luoghi simbolo della solidarietà segna la direzione che tutte le comunità della Diocesi sono impegnate a vivere con maggiore intensità: l’incontro con i Volontari della Caritas che operano in tutte le parrocchie e sono impegnati in un’azione capillare di sostegno a centinaia di famiglie in difficoltà, le visite agli ospedali di Mussomeli e Caltanissetta, il 19 e il 20 dicembre, alle carceri di S. Cataldo e Caltanissetta, il 21 ed il 22, al Centro di Accoglienza per Immigrati “Marianna Amico Roxas” di Delia il 20 dicembre, (dopo l’incontro con tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose stranieri che operano in Diocesi e le iniziative dell’Ufficio Migrantes).

Tante le celebrazioni con associazioni, categorie professionali, realtà del volontariato, che culmineranno sabato 21 alle 20 in Cattedrale con tutte le 44 Aggregazioni Laicali della Consulta Diocesana.

Il segno di questi incontri va oltre la ritualità delle celebrazioni, che pure autenticamente valorizzano la dimensione spirituale del Natale, ancora insidiata dalle dinamiche del consumismo: sono un’indicazione forte a tutte le comunità e i credenti del nostro territorio per costruire una rete di solidarietà vissuta quotidianamente, tutto l’anno, con azioni positive a sostegno di chi è più fragile, non solo economicamente o socialmente, ma povero di senso per la propria esistenza, disorientato, che il Vescovo ci chiede di accompagnare, avvicinandoci, donando il nostro tempo, la nostra attenzione, il nostro ascolto, facendoci prossimo, con discrezione ma con dedizione autentica e non occasionale.

È la consegna che conclude la Lettera Pastorale di quest’anno, “Dal buio alla luce”, che chiede a ciascuno di diventare “sentinella di prossimità”, in silenzio, affiancando con discrezione una persona sola, una famiglia in difficoltà, per moltiplicare il nostro essere credenti credibili, “ascoltatori per vocazione” a contrastare il “freddo dell’anima” di tanti che ci vivono accanto “borderline, a rischio di cedimento, stress, depressione, confusione mentale, relazionale, esistenziale”.

Apostolato della strada e cultura della vicinanza sono le indicazioni che segnano questo anno pastorale con il magistero del Vescovo Mario, per “prendere a cuore il cuore di tutti” vivendo “la sfida della testimonianza nell’esercizio della prossimità”.