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Rassegna stampa. Caltanissetta, omelia vescovo per San Michele: “Lottiamo per città più vivibile”

Redazione

Rassegna stampa. Caltanissetta, omelia vescovo per San Michele: “Lottiamo per città più vivibile”

Lun, 30/09/2019 - 12:13

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CALTANISSETTA – Come ha fatto negli anni precedenti per la stessa occasione, anche ieri – nel corso della solenne concelebrazione eucaristica in Cattedrale per la ricorrenza della festa del patrono San Michele Arcangelo – il vescovo Mario Russotto ha dedicato l’intera omelia ai mali che affliggono la città. Ancora una volta mons. Russotto ha fatto uno sprone a vincere la rassegnazione e a lottare «per una città più luminosa, per la resurrezione della nostra città. Per ritrovare l’energia di agire con il cuore, per mettere il cuore nelle iniziative da intraprendere, per amare questa città e questo territorio, per creare nuove prospettive». Ha poi affermato: «Il futuro è nelle nostre menti e nei nostri cuori. Allora muoviamoci per scavare nelle miniere della rassegnazione verso nuovi sentieri e per portare alla luce tutta la bellezza di noi nisseni». Per tutta l’omelia il vescovo ha continuato ad incitare «ad adoperarci per una città diversa», a lottare per «una città più vivibile, per una città che sia punto di riferimento, di emanazione di luce; per una città che riprenda la voglia di lottare per vivere e prosperare in questa amata terra». Ha anche esclamato: «Non è possibile lasciarsi morire. Dobbiamo ricreare in noi la voglia di vivere. Noi figli e devoti di San Michele dobbiamo ritrovare la gioia di vivere, di lottare per la vita. San Michele è colui che ci sprona a vivere. Si è vivi quando si consente agli altri di vivere». «Dobbiamo uscire dall’isolamento, dall’arretramento, dal pensare solo ai fatti propri», ha aggiunto, invitando a progettare «assieme e insieme». Mons. Russotto ha ricordato che lo sprone a lottare viene dal patrono della città San Michele che è stato un guerriero e ha lottato per sconfiggere il male ed è da lui che dobbiamo prendere l’esempio necessario. Il vescovo ha aggiunto: «Prego per il sindaco e tutta l’amministrazione comunale perché trovino l’energia necessaria per migliorare la città». E poi: «So che doveva essere oggi qui il vice ministro Cancelleri (assente per motivi di famiglia, n.d.r.). Mi auguro che finalmente uno riesca a fare qualcosa per questa città e questo territorio». E si è augurato pure la ripresa dei lavori della Ss 640 e del collegamento delle ferrovie. Ma ha anche esternato la sua gioia per il trasferimento in città della salma del vescovo Iacono e per l’ordi – nazione di nuovi tre diaconi. Alla concelebrazione c’erano le maggiori autorità civili e militari della città. All’offertorio il sindaco Gambino ha offerto il cero votivo a San Michele. (di Lugi Scivoli, fonte La Sicilia)

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