Salute

L’APPROFONDIMENTO. Salute: in Italia vivono più di 4 mln di persone con disabilità

Redazione

L’APPROFONDIMENTO. Salute: in Italia vivono più di 4 mln di persone con disabilità

Sab, 01/12/2018 - 10:04

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Spesso sole e in condizioni di vulnerabilita’, i servizi loro dedicati sono scarsi e troppo poche le risorse a disposizione, mentre le loro famiglie sono costrette a supplire le mancanze delle Istituzioni nazionali e locali. Alla vigilia della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilita’, promossa dalla Commissione Europea in accordo con le Nazione Unite che si celebra lunedi’ 3 dicembre, il quadro tracciato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, che opera all’interno di Vithali (https://www.vihtali.it/), spin off dell’Universita’ Cattolica presso la sede di Roma – sulle condizioni di vita delle persone con disabilita’ nel nostro Paese non e’ proprio consolante. “La disabilita’ e’ una condizione che interessera’ sempre piu’ italiani, grazie al costante allungamento della vita, per questo il nostro Sistema di welfare si trovera’ ad affrontare una domanda crescente di servizi per assicurare a queste persone l’assistenza sanitaria e sociale e il diritto a vivere una vita indipendente”, afferma Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane diretto da Walter Ricciardi. Le stime sulla prevalenza nella popolazione della disabilita’ segnalano che questa condizione interessa circa 4 milioni e 360 mila persone, delle quali 2 milioni e 600 mila ha una eta’ superiore a 65 anni e vive nelle regioni del Mezzogiorno. Il bisogno di aiuto di cui necessitano emerge gia’ dal fatto che oltre un terzo di queste persone vive da solo, tra gli ultra 65enni la quota sale al 42,4 per cento. Si tratta di dati molto preoccupanti poiche’ palesano una diffusa condizione di vulnerabilita’ che coinvolge un numero elevato di persone, le quali non possono contare sull’aiuto di un familiare. Il problema piu’ grave per queste persone e’ la perdita di autonomia, infatti, tra gli ultra 75enni , una persona su cinque ha gravi difficolta’ in almeno una attivita’ quotidiana (Activities of Daily Living), una persona ultra 50enne su dieci non e’ autonomo nell’uso del telefono, nel prendere le medicine o di gestire le proprie risorse economiche. Oltre un quarto non e’ in grado di prepararsi i pasti, fare la spesa o svolgere le attivita’ domestiche. Quasi un quarto delle persone con disabilita’ che vive in Italia ha gravi problemi di mobilita’, non riesce a camminare o a salire le scale, il 5,3 per cento non riesce a sentire e il 6,6 per cento non vede.

Queste gravi limitazioni di cui soffrono le persone con disabilita’ sono spesso acuite da precarie condizioni psicologiche, come testimonia il fatto che oltre l’8,5 per cento di queste persone soffre di un disturbo depressivo grave. Analizzando le risorse che il nostro Paese impegna, nell’ambito del Sistema di protezione sociale , per la funzione di spesa destinata alla disabilita’, si puo’ osservare che, nel 2016, sono stati spesi circa 28 miliardi di euro, il 5,8 per cento del totale della spesa per la protezione sociale. L’impegno economico per questa funzione nei principali Paesi europei e’ fissato, mediamente, al 7,3 per cento della spesa per la protezione sociale. La spesa pro capite, a parita’ di potere di acquisto, nel nostro Paese e’ di 457 euro annui, che ci colloca a meta’ della graduatoria dei Paesi dell’UE-28, dopo quelli del Nord-Europa. Il modello di welfare italiano si caratterizza per una tipologia di interventi basati sui trasferimenti economici, quasi tutte pensioni, piuttosto che sui servizi, in particolare su 28 miliardi di spesa quasi 27 miliardi sono trasferimenti monetari, pari al 96,4 per cento della spesa totale. Nei principali Paesi europei la quota di trasferimenti si attesta al 71,2 per cento. Sono principalmente i trasferimenti pensionistici a sostenere queste persone, nel 2016 il reddito medio di un pensionato con disabilita’ e’ pari a 15mila euro lordi, sale a 19mila euro per le persone ultra 65enni. Gli importo medi piu’ elevati si riscontrano nel Centro-Nord dove si attestano a oltre 16mila euro annui, poco piu’ di 13mila euro, invece, la pensione lorda per una persona con disabilita’ nel Mezzogiorno. Le difficolta’ che incontrano le persone con disabilita’ e’ testimoniato dal fatto che il 22,7 per cento di quelle in eta’ adulta (14-64 anni) lamenta un supporto sociale debole, scende al 20,2 per cento tra gli anziani. Il supporto per gli anziani e’ piu’ carente nelle regioni del Centro e nelle citta’ densamente popolate, nelle quali la percentuale con sostegno debole si attesta, rispettivamente, al 19,2 per cento e al 20,2 per cento. Sono sempre gli anziani ad avere difficolta’ a ricevere gli aiuti necessari, sono, infatti, il 58 per cento quelli con difficolta’ nelle attivita’ di vita quotidiana ad aver bisogno di maggiori aiuti, il 5 per cento non ricevere alcun aiuto. Il bisogno di aiuti si attesta al 49 per cento tra coloro che hanno gravi difficolta’ nel preparare pasti, fare la spesa o gestire le proprie risorse economiche, il 16 per cento non riceve alcun aiuto. Maggiore bisogno si riscontra per gli anziani con grado di istruzione e livelli di reddito piu’ bassi.

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