Salute

Sergio Cirlinci: “Caltanissetta, Amministrazione e consiglio comunale…il silenzio degli indecenti”

Redazione

Sergio Cirlinci: “Caltanissetta, Amministrazione e consiglio comunale…il silenzio degli indecenti”

Dom, 11/11/2018 - 10:36

Condividi su:

CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. “Il silenzio degli indecenti” Prossimamente in tutte le sale cinematografiche nissene, con ingresso gratuito, verrà trasmesso un lungometraggio, si perché le cose da raccontare saranno tante e pertanto non poteva essere corto.

TRAMA: Il film, che si basa su fatti ed avvenimenti realmente accaduti, avrà come protagonisti tutti coloro che in questi, ormai quasi 5 anni a vario titolo, hanno contribuito nel bene (pochi) e nel male (tanti) a rendere Caltanissetta tra le citta più NON INVIDIATE d’Italia, non ci invidiano infatti, per la viabilità interna, per il verde pubblico, per occupazione giovanile, per disoccupazione in genere, per i collegamenti stradali con le arterie principali, per sanità, per efficienza dei servizi, per decoro urnano, per il nostro centro storico “murato”, per i tantissimi annunci fatti e mai portati a compimento. Siamo però l’invidia di tutti, mi spiace per le grandi città, per i grandi sindaci ed i grandi assessori, che so aver mandato infiltrati per capire come facciamo ad avere il rapporto popolazione/eventi culturali tra i più alti d’Italia, dove riusciamo a competere con città più “blasonate” e come facciamo a spendere tutti questi soldi mentre poi abbiamo difficoltà nel reperire soldi per pagare i servizi essenziali alla collettività, tranne, è ovvio, gli stipendi ai nostri cari amministratori; stipendi, sia chiaro, che puntualmente e senza alcun problema, vengono versati neli loro conti correnti. Una parte del lungometraggio servirà anche a cercare di capire il ruolo che hanno in questi anni avuto i nostri 30 consiglieri più i tanti assessori che si sono succeduti nella gsestione Ruvolo, visto che viviamo in una città dove spesso la gare per servizi utili alla collettività vanno deserte, gli appalti sistematicamente finiscono con ricorsi, abbiamo gare appaltate e ritirate in autotutela, appalti aggiudicati e non assegnati e tanto altro, attenzione tutto nel perfetto rispetto di leggi e regolamenti, ma che denota comunque un qualcosa che non va. Al contrario le gare per Food e Cultura vanno alla grande…senza intoppi e non si bada a spese. Probabilmente siamo una città “affamata di cultura”. Verranno posti anche dei quesiti per capire cosa fanno parecchi consiglieri intere giornate al Comune, visto che le commissioni si riuniscono regolarmente, erogando ed elargendo gettoni e permessi lavorativi , ma in Consiglio, che si riunisce ormai rare volte, non approdano importanti tematiche che le commissioni dovrebbero produrre a iosa, visto l’impegno. Verranno poi spronati, in questi ultimi mesi, ad andare a sbirciare tra le carte e dare delle risposte certe ai cittadini che li hanno delegati e che, per svolgere questa delega, vengono pure remunerati. Verrà chiesto loro,cortesemente di dare delle risposte alla città sulle tante e gravi problematiche ancora in ballo ed irrisolte, cose serie però non cornici, rubinetti , palle di Natale e cessi chiusi; non si sente più parlare infatti di debito ATO, di antenna RAI, di Caltaqua etc etc…come mai su questi grandi temi pare sia calato il silenzio ? Il Pettirosso Nisseno 4.0 pensa che ormai si preferisce lasciare le “patate bollenti” alla prossima amministrazione e che questi argomenti, insieme ad altri, per alcuni saranno dei bei cavalli da cavalcare alla prossima campagna di primavera . Alla fine verrà dato loro anche un suggerimento e cioè che si attivino in questi ultimi mesi, giusto per salvare faccia e poltrona, e trovare delle buone motivazioni per venirci a richiedere il voto, anche se mi auguro molti di loro avranno la decenza di non ricandidarsi ed andare a lavorare per i fatti loro…. Fare il consigliere, l’assessore o il Sindaco non è un lavoro, non lo prescrive il medico; nessuno crede neanche più alla parolina magica “lo faccio perché amo la mia citta”. Signori , la parola politica deriva dal greco antico politikè, cioè che attiene alla polis, la città stato con il sottinteso tècnè, arte o tecnica, e quindi “arte che attiene alla città-stato”, parafrasato anche in “tecnica di governo della società, in questo caso città. Capirete quindi che è un servizio di alto livello che si da alla collettività, ecco perché non tutti possono farlo.

Ad Maiora Sergio Cirlinci

Pubblicità Elettorale