La pagina del vangelo della liturgia di questa domenica è particolarmente complessa e difficile. Preferisco riflettere su un argomento solo, chiaramente espresso nella lettura ma di più facile comprensione e di immediata realizzabilità. In concreto ci interessa e ci è di somma utilità per la vita cristiana. All’inizio leggiamo : “ Gesù venne con i suoi discepoli in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla” La pagina si chiude con una risposta ad una domanda non fatta e Gesù dice : “ Chi compie la volontà di Dio costui è mio fratello e sorella e madre.” Forse trascinati dal ritmo narrativo, non facciamo caso a quanto va accadendo. Gesù svolge il suo ministero di annuncio e la folla si riunisce attorno a lui “ di nuovo” ed è “ molta folla”. Non è questa una evidente prova di grande interesse della gente che è attratta dal fascino di Gesù e della novità del suo messaggio? Questo deve essere presente al nostro spirito perché tale testimonianza è per noi”evangelizzazione” è “ catechesi” . Dovremmo diventare capaci di trascurare , se pur nelle ragionevoli misure di equilibrio del nostro vivere, le cose più effimere, dispersive, per occuparci delle “cose di Dio”. Che parte riserviamo all’ascolto della Parola del Signore? alla preghiera ? alla partecipazione alle sacre funzioni? E’ un gran male illudersi che basta un distratto segno di croce o anche una asfittica partecipazione alle liturgie. Poi Gesù quasi venendo incontro a questo nostro dire, afferma, “ chi compie la volontà di Dio è mio fratello , sorella e madre” Fare la volontà, cioè mettere in pratica quello che Egli ci richiede. Non c’è spazio per illuse interpretazioni della dottrina del vangelo e della chiesa. Non si può avere la spudoratezza di dichiarare che la sostanza della vita cristiana consiste nelle vane formule di parole vuote, di gesti vanagloriosi, di convincimenti assurdi contrari al pensiero di Gesù. Chi ci autorizza a formulare un codice di vita, frutto di ignoranza e fantasia malata, che vorrebbe sostituire quello “ispirato”, annunciato convalidato dalle Sacre Scritture e dall’autorità della Chiesa ?
“E sedutosi … li ammaestrava …”: Chi fa la volontà di Dio è mio fratello e sorella e madre (di Don Salvatore Callari)
Lun, 11/06/2018 - 06:20
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