Salute

“E sedutosi … li ammaestrava”: Battezzate nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

“E sedutosi … li ammaestrava”: Battezzate nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo (di don Salvatore Callari)

Lun, 28/05/2018 - 06:55

Condividi su:

Oggi la Chiesa celebra la solennità della SS. Trinità. Quasi celiando verrebbe da dire , lo fa la Chiesa ma i fedeli rimangono alquanto ignari o estranei alla circostanza. Eppure si tratta della verità fondamentale della nostra fede . Ma è un mistero, cioè verità che non possiamo comprendere in pienezza. Anzi è il mistero più difficile , più oscuro, per la mente umana, ma il più luminoso per la “identità “ di Dio e la, sua vita. E’ certamente infruttuoso volere tentare di “ spiegare” per “ capire”, trattandosi di “mistero assoluto” e che neanche “gli intelligenti” o i geni della ragione e della fede hanno potuto comprendere , perché è del tutto impossibile specialmente ai comuni mortali, come , forse banalmente si dice . Intanto ci è tanto facile constatare quanto la Trinità sia presente nelle nostre parole e nella vita quotidiana. La ricordiamo, invocandola, con il segno della croce, quando riceviamo la benedizione dal sacerdote, quando si amministrano i sacramenti. La Trinità è Dio che con una espressione estensiva noi chiamiamo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Dio che ha amato il mondo, che lo ama, perdonandolo, provvedendo alla sue necessità per l’esistenza. E’ un dovere sacrosanto allora riconoscerla come fonte di ogni bene e oggetto della nostra gratitudine per tutto quello che ci concede. La Trinità, cioè il Signore, ci accompagna con la sua grazia nel cammino della vita, ci sostiene nelle nostre debolezze. E’ certamente più bello, più confortante, più gratificante, seguendo il poeta che si è trovato in cielo, trasportato dalla fantasia , ma sentendosi dentro la più sicura realtà, della inesprimibile bellezza e beatitudine del paradiso, immergerci in questa atmosfera , nella visione beatifica della SS. Trinità, assieme agli angeli e ai santi, e la infinita moltitudine dei redenti, che cantano . “ Al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo, (cominciò Gloria tutto il Paradiso) sicché mi inebriava il dolce canto.” Ecco l’incantamento della beatitudine alla presenza della SS.Trinità, che è il Signore, che gode della comunione con i suoi figli, redenti dal Figlio, e santificati dallo Spirito . La Trinità non è, e non deve essere, per noi, una verità dottrinale, o astratta, lontana dalla nostra vita , ma quale Essa è veramente, e cioè, il più nobile e misterioso esemplare di intima comunione tra Padre, Figlio e Spirito, e che sollecita una più sincera comunione fraterna tra di noi e di più matura “ intimità divina”, consapevoli dell’amore con cui Dio ci ama e che ci attende per saziarci di felicità, con lo splendore del suo volto nel possesso dell’eterna gloria.

Pubblità Elettorale