Salute

Fiamme contro agenzia funebre nel Nisseno: edificio a fuoco e distrutta auto, fratelli arrestati

Redazione

Fiamme contro agenzia funebre nel Nisseno: edificio a fuoco e distrutta auto, fratelli arrestati

Lun, 19/02/2018 - 10:44

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CALTANISSETTA – Danno fuoco a un’auto e a un edificio e restano ustionati. Arrestati a Niscemi due fratelli di 52 e 42 anni. E’ accaduto ieri sera: intorno alle 21 i carabinieri sono stati allertati dai vigili del fuoco per intervenire nei pressi di una abitazione completamente avvolta dalle fiamme in contrada Vituso, a 3 chilometri dal centro abitato di Niscemi. L’incendio, di vaste proporzioni, ha distrutto parte dell’immobile e richiesto l’intervento di due squadre di pompieri. Ai carabinieri veniva segnalato un uomo che si aggirava poco distante dal luogo del rogo con evidenti segni di bruciature e ustioni. Il 52enne e’ stato raggiunto e portato dal 118 presso l’ospedale Suor Cecilia Basarocco per essere medicato. Nello stesso ospedale era stato accompagnato dai familiari anche il fratello in condizioni piu’ gravi con ustioni su tutto il corpo e in stato confusionale. Viste le condizioni critiche, il 42enne e’ stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale il centro ustioni del Civico di Palermo, dove e’ tuttora ricoverato in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. Dalla ricostruzione dei carabinieri, i due si erano introdotti all’interno dell’edificio, in quel momento senza nessuno, riconducibile a una ditta di onoranze funebri e, con due bombole del gas, una all’interno del carro funebre parcheggiato, l’altra nel vano cucina dell’abitazione, con della benzina intendevano appiccare il fuoco, ma qualcosa e’ andato storto. La deflagrazione delle bombole e’ stata cosi’ violenta da far sbalzare la saracinesca del garage a svariati metri di distanza, coinvolgendo nella vampata anche i due che non si aspettavano un effetto simile. I fratelli, gia’ noti alle forze dell’ordine, sono stati tratti in arresto in flagranza per incendio doloso aggravato e in concorso e al momento si trovano entrambi piantonati presso gli ospedali di Niscemi e Palermo, per poter poi essere condotti in carcere. Ulteriori approfondimenti degli investigatori sono in atto per scoprire il possibile movente.

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