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Rocco Gumina: “Conosco un Paese diverso”, spunti politici per l’Italia che verrà

Redazione

Rocco Gumina: “Conosco un Paese diverso”, spunti politici per l’Italia che verrà

Lun, 01/01/2018 - 17:50

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. La riflessione che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato agli italiani in occasione della conclusione del 2017 è ricca di spunti e di questioni le quali non possono che fermentare delle positività per la nostra comunità nazionale. In particolar modo, penso che siano quattro i temi chiave proposti da Mattarella nel suo messaggio augurale: 1) il primato della politica nella guida dei processi di cambiamento in atto; 2) l’attualità e il valore della memoria storica; 3) il riferimento costante alla costituzione; 4) il richiamo al senso di responsabilità sia per i cittadini sia per i rappresentanti delle istituzioni.

1) Il primato della politica nella guida dei processi di cambiamento in atto:

Per il Presidente della Repubblica: «L’autentica missione della politica consiste proprio, nella capacità di misurarsi con queste novità (quelle legate ai cambiamenti sociali, economici, culturali in atto) guidando i processi di mutamento». Tramite queste parole, Mattarella richiama il ruolo fondamentale che la politica è destinata a ricoprire in ogni tempo. Un compito che nessun’altra dimensione del sociale può sostituire. Così, la politica ha un primato – dovuto alla sua capacità di sintetizzare i fenomeni sociali, economici, culturali – che deve esercitare per poter dare una visione e una progettualità al cammino delle comunità umane attraverso la ricerca del bene comune. Solo in tal modo, per il Presidente, si può rendere: «più giusta e sostenibile la stagione che si apre». 

2) L’attualità e il valore della memoria storica:

Per Mattarella, talvolta corriamo il rischio: «di dimenticare che, a differenza delle generazioni che ci hanno preceduto, viviamo nel più lungo periodo di pace del nostro Paese e dell’Europa». Come ha affermato nel suo discorso, il ricordo della fine della prima guerra mondiale – di cui ricorre il centenario nel 2018 – è un’occasione per rammentare il cammino che nel corso di più di un secolo la nostra nazione ha compiuto. Non sempre, infatti, l’Italia ha goduto di un regime democratico e di periodi di lunga pace. Le conquiste ottenute con il sacrificio di intere generazioni di italiani, vanno ricordate non per un mero esercizio nozionistico ma per una rilevanza sull’attualità. Ritrovare il senso della partecipazione democratica a partire dalla storia italiana, sembra essere la via – a parere di Mattarella – per risignificare l’impegno politico e la partecipazione al voto.

3) Il riferimento costante alla Costituzione:

Secondo il Presidente, oltre al valore della memoria, la “cassetta degli attrezzi” per la riscoperta dell’importanza della politica e dell’impegno in questa è la nostra costituzione la quale ci indica: «la responsabilità nei confronti della Repubblica e ci sollecita a riconoscerci comunità di vita». È molto significativo il richiamo di Mattarella alla nostra carta fondamentale in tempi in cui taluni pensatori propongono una rivisitazione del testo a partire da una visione liberale sganciata da ogni valore relazionale, comunitario e, dunque, realmente politico. La “casa comune” degli italiani è il pilastro portante della nostra vita democratica poiché possiede un patrimonio di valori, di principi, di regole nel quale tutti debbono ritrovarsi.

4) Il richiamo al senso di responsabilità sia per i cittadini sia per i rappresentanti delle istituzioni:

Infine, Sergio Mattarella ci invita a guardare la realtà profonda del nostro Paese non identificata dal risentimento e dallo scontro continuo bensì da un popolo diverso: «in larga misura generoso e solidale […] tante persone, orgogliose di compiere il proprio dovere e di aiutare chi ha bisogno. Donne e uomini che, giorno dopo giorno affrontano, con tenacia e con coraggio, le difficoltà della vita e cercano di superarle». A parere del presidente, ciascun membro del popolo italiano – in particolar modo chi ricopre ruoli istituzionali – è invitato ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti della Repubblica.

Rocco Gumina