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PD, “guerra interna”. Renzo Bufalino, coordinatore esecutivo provinciale: “Cardinale, adesso basta. Bruno…chi lo conosce?”

Redazione

PD, “guerra interna”. Renzo Bufalino, coordinatore esecutivo provinciale: “Cardinale, adesso basta. Bruno…chi lo conosce?”

Ven, 19/01/2018 - 09:31

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CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Leggendo le dichiarazioni di questi giorni dell’ex ministro Cardinale non possiamo che ritenere l’amore di un padre nei confronti di una figlia superiore a tutto, ma con buona pace dell’ex ministro i fatti raccontano un’altra storia. Ci troviamo di fronte ad una narrazione mediatica che non ha nulla a che fare con la realtà, insomma, una realtà virtuale. Siamo saturi delle Sue narrazioni.

Vorrei ricordare che nel corso di questi giorni vari organismi del nostro partito si sono espressi contro le scelte dinastiche. Dapprima la direzione provinciale di Caltanissetta del Partito Democratico ha detto un forte e deciso no a candidature non condivise, poi gli uffici politici di Segreteria provinciale del Partito Democratico e dei Giovani Democratici hanno detto no a imposizioni dall’alto, successivamente i segretari cittadini del PD della provincia hanno richiesto che fosse il territorio a scegliere e per ultimo la direzione dell’unione comunale della città capoluogo ha ribadito che non intende “subire supinamente indicazioni che sono frutto di accordi estranei alle logiche territoriali ed allo stesso gruppo dirigente”. In tutti c’era un unico filo conduttore: qualora vi fosse una imposizione, correremmo il rischio di aprire uno scontro che farebbe male a tutti noi.

Insomma, l’intera dirigenza provinciale del PD, insieme ai suoi amministratori, in maniera compatta, ha assunto una posizione univoca in tema di candidature.

Mentre a casa dell’ex ministro un gruppo di amici partecipava ad una gita fuori porta per sostenere la candidatura della figlia (rigorosamente in lista bloccata e posizione utile), nei luoghi deputati si riuniva un partito, una intera classe dirigente, sindaci e consiglieri perché volevano far valere un metodo, il principio di condivisione e il diritto di poter scegliere i propri rappresentanti istituzionali. Insomma, il PD non era a Mussomeli, era da un’altra parte.

Ha ragione l’ex ministro quando dice di non essere il cameriere del PD (utilizzandolo in accezione negativa), infatti in questi anni è stato avventore del ristorante e spesso è parso anche il titolare, ma adesso diciamo basta, non è più possibile.

La presenza del presidente dell’assemblea regionale del PD Giuseppe Bruno, di cui pochi conoscono l’esistenza specialmente dalle nostre parti, ad essere sinceri non ha ancora reso evidente il suo talento, è stata la foglia di fico ad una riunione di Sicilia Futura. Giuseppe Bruno dovrebbe occuparsi di convocare l’assemblea e non continuare ad andare in giro a mettere timbri: il suo inchiostro non ha la necessaria autorevolezza.

Ed inoltre, il luogo scelto per l’incontro conferma la visione familistica della politica da parte del già ministro Salvatore Cardinale. Differentemente noi riteniamo che il partito abbia le sedi opportune ad assumere decisioni politiche. Peccato che queste siano sconosciute alla famiglia Cardinale.

Renzo Bufalino, Componente Assemblea Nazionale, Coordinatore esecutivo provinciale

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