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Mussomeli, nella fiera settembrina nasce l’amaro del Castello

Carmelo Barba

Mussomeli, nella fiera settembrina nasce l’amaro del Castello

Dom, 03/09/2017 - 21:29

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MUSSOMELI – (di Roberto Mistretta) Ci voleva l’inventiva di un mastro pasticcere “forestiero” per brevettare “L’amaro del castello” presentato e degustato in anteprima venerdì durante il castello animato. Una presentazione coronata da clamoroso successo con un boom di vendite per l’invenzione in sé e per la bontà del prodotto.
La pasticceria Sparacello di Castronovo di Sicilia che a breve aprirà i battenti anche a Mussomeli, infatti propone una riproduzione del maestoso castello manfredonico chiaramontano che si può utilizzare come sopramobile, con allocata in una nicchia apposita appunto la bottiglia con “L’amaro del castello”, un delizioso elisir dove trionfano le erbe del territorio, con un retrogusto appena accennato di liquirizia, che nulla ha da invidiare ad altri amari ben più quotati.
Nasce quindi ufficialmente dopo la Pizza Guiscardo (che si deve all’inventiva di Pasquale Messina amico del fantasma e della pizzeria Al castello), anche il liquore ispirato e con affiancato il gadget del maniero di Mussomeli. E chissà che un giorno ristoratori e mastri pasticceri non propongano anche menù medievali e dolci dell’epoca per incrementare la politica di valorizzazione anche di quei prodotti dell’epoca che ancora da queste parti è possibile trovare.
E qualcuno suggerisce perfino la realizzazione di un contenitore in vetro a forma di castello per contenere l’olio denso e profumato del Vallone così da far conoscere due eccellenze in contemporanea. E via inventando come il panettone a forma di castello o anche il formaggio, in particolare quello stagionato.
Insomma il castello continua ad essere fucina di idee per valorizzarlo e quindi promuovere l’intera produzione del territorio. E ben venga se ad aprire la strada è un pasticcere come Giuseppe Sparacello che ha voglia di farsi conoscere e che pur non avendo alle spalle una famiglia di pasticcieri, ha imparato a dialogare con la materia prima che questa terra produce, quella che non può essere surrogata.
La fiera del castello edizione 2017 si concluderà questa sera con lo spettacolo dei Los Locos e quindi col dj Marco Pintavalle. Un autentico boom di visitatori ha registrato il primo settembre il castello animato da personaggi storici e grazie ad una serata particolarmente mite (per non dire afosa), anche i tanti venditori ambulanti hanno fatto buoni affari, mentre i tanti bambini (e anche gli adulti) tra i non pochi esemplari di animali esposti, hanno potuto ammirare anche i falchi.
Una formula vincente quindi, a riprova che il lavoro (encomiabile ancora una volta quello dei volontari della Pro loco), paga sempre. Maggiore attenzione tuttavia dovrà comunque essere assicurata alle postazioni della bancarelle perché alcuni pericolosi dislivelli potrebbero procurare rovinose cadute agli acquirenti. E infine bisognerà risolvere radicalmente il problema del canalone fognario che continua a scorrere a cielo aperto con miasmi fetidi che rovinano l’incanto e le suggestioni delle scenografie e dei luoghi. Un problema vecchio come il cucco ma che ancora non trova soluzione. Quanto ancora bisognerà aspettare? Non si può fare turismo tra gli escrementi.

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